Fabio Poli in difesa del nuovo regolamento per l'Emergenza abitativa

Politica
Cascina
Sabato, 28 Maggio 2022

Poli, una diversa visione politica con la destra. Come affermava Nenni: "portare avanti tutti quelli che sono rimasti indietro”

Il nuovo regolamanto sull'emergenza abitativa varato a Cascina dall'amministraziopne Betti, trova forte sostegno in Fabio Poli, consigliere comunale di Cascina Civica - lavoro, sviluppo, ambiente.

Il consigliere di maggioranaza rivendica l'obiettivo del nuovo Regolamanto e traccia una linea, di differenza sostanziale, tra le idee in merito del centrodestra e quelle del centrosinistra in carica a Cascina.

Scrive Fabio Poli

Le polemiche che hanno caratterizzato l’approvazione del nuovo Regolamento per l’Emergenza Abitativa, aldilà del solito confronto di carattere ideologico, meritano invece un approfondimento sulle motivazioni che hanno sottolineato una diversa visione politica su un tema di tale rilievo sociale.

La revisione del Regolamento era certamente un obiettivo del programma di mandato, esattamente come la mensa per i meno abbienti alla quale, però, non si è data ancora attuazione. Nulla “azzecca”, invece, con l’analogia forzata di strumenti sostanzialmente diversi quali il regolamento per l’Emergenza Abitativa, di carattere esclusivamente temporaneo, e quello di carattere permanente, o quantomeno duraturo, per l’assegnazione degli alloggi di Edilizia Popolare.

L’emergenza abitativa necessita quindi di strumenti temporanei, di rete sociale, che possono sostenere persone e famiglie in condizione di momentanea difficoltà. Il tentativo è quello di offrire loro l’opportunità di superare le ristrettezze, soprattutto di natura economica, alle quali abbiamo assistito nel periodo pandemico pre-vaccinazioni e che potrebbero riacutizzarsi a causa dell’attuale tensione internazionale. Tali strumenti, nel territorio di Cascina, saranno di stretto riferimento della Commissione per l’Emergenza Abitativa cui, in maniera stabile e di garanzia, partecipa anche l’USL territoriale per favorire i progetti d’aiuto predisposti dal Servizio Sociale competente.

Per entrare oggettivamente nel merito e per ulteriore chiarezza nei confronti del cittadino, sono sostanzialmente due gli aspetti che possono meglio tratteggiare le differenti sensibilità politiche e le motivazioni per cui le proposte avanzate dal cdx erano chiaramente irricevibili. In particolare:

  • com’era  possibile sostenere che una storicità di residenza sul territorio di Cascina potesse influire sulle aspirazioni di ricrescita sociale e sul superamento delle difficoltà temporanee incontrate da residenti nel Comune da tre, cinque o sette anni. Può esistere una stretta correlazione tra difficoltà e periodo di residenza? E’ evidente che si trattava di una proposta non solo incomprensibile, ma soprattutto strumentale;
  • è legittimo che chi affronta uno stato di momentanea difficoltà debba prestarsi a lavori ed attività sociali, ad una sorta di “immorale baratto”, per ripagare il sostegno ricevuto? Roba da periodo feudale! Chi intende impegnarsi in azioni sociali deve farlo da persona libera e non per “costrizione allo scambio” con l’ulteriore negazione della propria dignità umana.

Il primato della politica dovrebbe passare dalla riscoperta di quei valori che da tempo hanno prosciugato il consenso del corpo sociale storicamente rappresentato dalla sx che, a causa dei suoi “pelosi” e frequenti comportamenti, ha perso ogni rapporto con i lavoratori, con il ceto medio impoverito, con i giovani, con quelli che si sentono ormai indifesi e si abbandonano a un populismo dilagante e capace di parlare solo alla pancia, perché non riescono più a traguardare il futuro.

Questo regolamento, sicuramente perfettibile, è prodromo di un’azione di sostegno e di stimolo per chi intende tornare ad una situazione di normalità e cerca di favorire l’indipendenza per combattere povertà economica e sociale. Vuol rappresentare quindi  una reale azione di sx per restituire dignità fornendo l’opportunità, come affermava Nenni, di “portare avanti tutti quelli che sono rimasti indietro”. Solo così si potranno  coniugare libertà e responsabilità perché se “il problema degli altri è anche il mio sortirne tutti insieme è politica, sortirne da soli è avarizia”.

per Cascina Civica - LAVORO SVILUPPO AMBIENTE
Fabio Poli

 

redazione.cascinanotizie