Federconsumatori e CGIL: "Energia e inflazione strozzano le famiglie e l'economia"
Dopo il seminario che si è tenuto presso la Camera del Lavoro di Pisa sul tema, CGIL e Federconsumatori intervengono sulla questione caro energia e inflazione per chiedere urgenti provvedimenti a favore di lavoratori e famiglie
Lo scorso 28 ottobre, presso la Camera del Lavoro di Pisa, si è tenuto un seminario sulla crisi energetica durante il quale si è cercato di indagare le reali ragioni di uno shock che ormai da oltre un anno sta mettendo a dura prova la tenuta sociale del nostro Paese (e di conseguenza della nostra provincia).
Il dibattito pubblico, a vari livelli, si sta orientando verso soluzioni che dovrebbero, nel breve termine, alleviare i costi energetici ormai divenuti insostenibili per chiunque.
Tuttavia, temiamo che le proposte, anche di matrice europea, stiano ancora una volta sottovalutando alcune questioni di fondo che abbiamo cercato di indagare.
Alcune motivazioni sono assolutamente note, come ad esempio l’eccessiva dipendenza dalle importazioni di gas russo, ma anche da altri Paesi, che ha mostrato la grande fragilità italiana in momenti di tensione internazionale.
Un altro fattore rilevante, che sta determinando la spinta al rialzo dei prezzi energetici, è l’eccessiva finanziarizzazione dei mercati dove si incontrano domanda e offerta.
Ormai è noto che la piazza olandese (c.d. TTF) è un mercato piccolo e fortemente speculativo dove operano anche hedge found, che scommettono sui prezzi del gas e sostanzialmente incidono sui prezzi finali.
Questi meccanismi sono tutt’altro che lontani dalla quotidianità di ognuno di noi: basta analizzare le regole economico-finanziarie determinate dal mercato e i processi di liberalizzazione compiuti sul finire del secolo scorso.
Aver costruito un sistema di arretramento del controllo pubblico sull’intero sistema di fornitura nazionale è stato un grande errore che stiamo pagando ora.
Dobbiamo quindi affermare che aver consentito la vendita di energia ad un sistema che, ad oggi, vede la presenza di centinaia di player (più o meno affidabili) e centinaia di offerte di vendita sia a prezzo fisso che a prezzo variabile, è stata una scelta assurda.
Senza considerare poi la grande asimmetria informativa creata da un sistema che consente di indicizzare il costo in bolletta a valori sottostanti difficilmente comprensibili.
Se vogliamo restringere il ragionamento alla nostra provincia notiamo che, nel nostro territorio, operano 216 venditori di energia elettrica e 178 di gas; in Toscana invece sono 367 venditori di energia elettrica e 283 di gas (a livello nazionale sono circa mille).
Il consumatore dovrebbe poi orientarsi tra centinaia di offerte: circa 600 offerte tra prezzo fisso e variabile nell’energia elettrica e oltre 200 nel gas tra prezzo fisso e variabile.
Queste riflessioni ci portano ad affermare che la questione energetica va affrontata a livello sistemico essendo inefficace qualsiasi tipo di intervento spot che non affronta i nodi profondi del problema.
E’ necessario rivedere i meccanismi di accesso ai mercati energetici spingendo verso la definanziarizzazione degli stessi e rilanciando il ruolo pubblico nel settore.
Riteniamo necessario, per tutti questi motivi, che vengano adottate sia misure di immediata urgenza, sia misure che prevedano una modifica sistemica e strutturale del settore, per garantire a tutti i cittadini un equo accesso al servizio pubblico di energia:
- sospensione dei distacchi per morosità, oggi in larghissima parte legata a situazioni di profondo disagio e povertà, con la lunga rateizzazione delle bollette garantita dallo Stato e, insieme, un divieto più stringente alle modifiche contrattuali decise unilateralmente dalle aziende fornitrici di energia;
- l’aumento dei bonus per energia, gas e acqua e l’allargamento della platea dei beneficiari,
attraverso l’innalzamento delle soglie Isee, anche differenziate per intensità di aiuto, insieme con la costituzione di un Fondo di contrasto alla dilagante povertà energetica;
- la riforma della bolletta, riducendone gli oneri fiscali e parafiscali,e del sistema di formazione dei prezzi dell’energia, considerando la media ponderata dei costi delle diverse fonti e disaccoppiando elettricità e gas, per contrastare più efficacemente le speculazioni;
- una politica industriale ed energetica di rilancio degli investimenti sulle fonti rinnovabili e sulle tecnologie di accumulo, adottando misure di sostegno allo sviluppo delle comunità energetiche;
- un piano nazionale straordinario di sostegno alle famiglie e alle imprese, insieme con la precisazione e il rafforzamento degli strumenti di supertassazione degli extraprofitti realizzati dalle grandi imprese energetiche e da altre aziende in settori quali quello farmaceutico, finanziario, creditizio e dell’e-commerce;
-che venga rilanciata la geotermia, quale fonte di energia rinnovabile e sostenibile a disposizione delle comunità, in modo da valorizzare la risorsa geotermica quale volano dello sviluppo socio-economico dei territori interessati.