Ferrovie, intervengano le istituzioni per salvare i posti di lavoro a Pisa
Ferrovie, Fattori, Sarti e Auletta: «Comune e Regione intervengano contro i tagli di RFI a Pisa. A rischio posti di lavoro e sicurezza»
Una struttura fortissimamente voluta da RFI soltanto una ventina di anni fa, tanto che durante i lavori per lo scavo delle fondamenta, quando vennero rinvenuti i primi resti delle navi romane, le ferrovie non ci pensarono due volte e spostarono il progetto dalla zona della stazione di san Rossore a quella di Via Quarantola. Oggi tutto è cambiato e quell’edificio, giovane dal punto di vista temporale, non serve più e con lui i tanti dipendenti che ci lavorano. E così la politica pèrova a muoversi in difesa di quei posti di lavoro a cominciare “dall’ala sinistra” degli schieramenti: «Regione Toscana e Comune di Pisa intervengano per impedire il ridimensionamento della sala di comando di via Quarantola a Pisa. Siamo preoccupati per i lavoratori e per la sicurezza ferroviaria, è pericoloso cercare di risoarmiare tagliando ancora una volta su queste voci. E' urgente aprire un tavolo di confronto con gli enti locali, i sindacati e Rfi». Lo affermano Tommaso Fattori e Paolo Sarti (Sì-Toscana a Sinistra), e Ciccio Auletta (Diritti in Comune) che hanno presentato due mozioni, rispettivamente in Consiglio regionale e in Consiglio Comunale a Pisa, in merito al piano di ridimensionamento della Sala di comando e controllo della circolazione ferroviaria che gestisce circa 500 chilometri della tratta Tirrenica Nord.
«Ci troviamo davanti al progetto di progressivo trasferimento a Firenze del cosiddetto DOTE (Dirigente Operativo Trazione Elettrica), ossia l’apparato tecnologico che permette di alimentare e disalimentare la linea elettrica ferroviaria, oltre che al passaggio a Genova del controllo della tratta La Spezia-Sestri Levante. La decisione deriverebbe dalla volontà di potenziare il centro fiorentino che però, a sua volta, andrà incontro a un ridimensionamento con la perdita della gestione della linea elettrica della tratta Alta Velocità Firenze-Roma che verrà spostata a Bologna».
«La Sala di via Quarantola, puntualizzano Fattori, Sarti e Auletta, rappresenta uno dei centri italiani maggiormente all’avanguardia nella gestione della circolazione ferroviaria. Nel 2002 furono spesi 250 milioni di euro per la stazione pisana e per installare sui treni le dotazioni tecnologiche necessarie, sarebbe incomprensibile mandare ora in fumo parte di quell’investimento. Facciamo nostre le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali, dato che la scelta di RFI potrebbe rappresentare il primo passo verso un progressivo smantellamento del Centro di controllo pisano. Attualmente sono a rischio almeno 20 dei 150 lavoratori altamente specializzati impiegati nella struttura che andranno incontro a trasferimenti o ricollocamenti in altri settori».