Festival Collinarea a Lari, aperta la call per partecipare al coro dell’opera ubiqua "Bohème – la povertà mi è lieta"

Eventi e Tempo libero
Lari
Venerdì, 28 Giugno 2024

Tre settimane di eventi, da venerdì 12 luglio a sabato 3 agosto, che cresceranno come solo il suono che chi parteciperà a questa grande festa potrà far nascere, voce di un’unica comunità

Il suono non viene trasmesso nel vuoto. Così Collinarea ha come sua storia e potenza di propagazione la capacità di creare connessioni, come solo il suono può fare: se incontra un ostacolo tende a rompersi e ricomporsi, sparpagliandosi al di là dell'ostacolo stesso, per trovare nuove possibilità, nella pienezza delle relazioni.

Il Festival, arrivato alla sua ventiseiesima edizione, vede nella direzione artistica di Loris Seghizzi e Mirco Mencacci una costante di qualità, poetica e politica, e continua a sperimentare gli orizzonti di quel suono che crea dialogo e cura dal rumore contemporaneo, in un’azione di coinvolgimento del territorio a cui appartiene, prima di tutto, il Comune di Casciana Terme/Lari, puntando a ripropagarsi su quelle colline su cui nei suoi primi anni di vita è cresciuto. E lo fa proponendo incontri, spettacoli, concerti, laboratori, esperienze immersive dedicate a tutte le famiglie, a partire dalla call nazionale aperta a chiunque voglia partecipare all’evento conclusivo, l’Opera ubiqua Bohème - la povertà mi è lieta che, nell’anno delle celebrazioni pucciniane, vedrà la rivisitazione dell’opera omonima (info: https://www.collinarea.it/ensemble).

27 spettacoli, tra i quali 4 produzioni, 1 coproduzione, 10 tra prime e anteprime nazionali di musica, teatro e danza.

Laboratori che spaziano dalla drammaturgia (con il regista e drammaturgo Francesco Niccolini), alla danza (con Chiara Visconti, Terapeuta Psico-corporeo, iscrizioni aperte fino al 30 giugno), alla sartoria (per il secondo anno consecutivo alle Manifatture Digitali di Prato, con il regista Loris Seghizzi e il costume designer Eros Carpita), alla voce (con Andrea Cramarossa, poeta, regista e attore).

Un Bando per partecipare al Premio Sculture Sonore 2024 (scadenza prorogata al 5 luglio), per la sezione Suono (dal 14 al 17 luglio) ricca di Seminari tenuti da Premi Nobel e Luminari del Suono.

Una Chiamata pubblica per la formazione del coro cittadino di Bohème - la povertà mi è lieta, lo spettacolo ubiquo che si avvarrà dell’innovativa tecnologia Connessioni@ creata da Loris Seghizzi e Mirco Mencacci.

Dimostrando come la priorità di Collinarea, Festival del Suono sia l’aprirsi alla comunità e a chiunque voglia partecipare al percorso creativo diretto da Sartoria Caronte capitanata da Loris Seghizzi, e da Mirco Mencacci, sound designer di fama internazionale, che guida SAM Studio con sede a Lari.

Proprio la chiamata per la formazione del coro cittadino è ormai una tradizione nella programmazione del Festival del Suono, per quell’opera ubiqua che animerà ancora una volta il borgo di Lari (2 e 3 agosto), per un viaggio tra lirica, musica pop sperimentale, teatro, video, suono, danza.

Nell’anno delle celebrazioni del centenario della morte del grande Maestro, me – lieta l’ultimo atto della trilogia dedicata da Collinarea a Giacomo Puccini , dopo Atroce Favola (Madama Butterfly) messa in scena nel luglio 2022 e Turandot – ombra della luce, del luglio 2023. Grazie a Connessioni@, l’innovativa infrastruttura tecnologica a servizio del live, unica nel panorama internazionale dello spettacolo, lo “spettacolo ubiquo” potrà essere messo in scena contemporaneamente in vari luoghi del borgo e potrà essere seguito dagli spettatori in qualsiasi location in cui si trovino con una specifica diffusione del video e del suono.

“Bohème – spiegano i direttori artistici di Collinarea Loris Seghizzi e Mirco Mencacci – è uno spunto autobiografico. Quegli anni rappresentati a Parigi sono molto somiglianti agli anni vissuti dai nostri predecessori a Napoli, o nei tanti luoghi di quell’Italia che si precipitava nella guerra, dove molti artisti continuarono il mestiere; e soprattutto dopo la guerra, quando nascevano le compagnie di giro, delle vere e proprie comuni viaggianti che riuscivano a campare grazie ad espedienti di ogni tipo, ma sempre spinti orgogliosamente dal “mestiere”, dei veri bohèmien”.

La call si rivolge a tutti coloro che vogliano condividere il percorso creativo di Collinarea e si propone come percorso artistico partecipato e di coinvolgimento popolare. L’obiettivo è quello di costruire una drammaturgia in movimento per la piazza principale del borgo, che dovrà essere allestita nella magica ambientazione natalizia in cui saranno travolti i nostri bohèmien. Il coro agirà in coreografie, cantando e scandendo ritmi. Il lavoro sarà diretto da Manuela Lo Sicco, Sabino Civilleri e Loris Seghizzi; si svolgerà all’aperto a Lari dal 29 luglio al 3 agosto. Sarà garantita l’ospitalità a chi arriva da lontano.
Al casting possono partecipare persone di qualsiasi età e provenienza, anche senza alcuna esperienza teatrale.

È possibile candidarsi scrivendo a organizzazione@sartoriacaronte.it segnalando i propri dati (info: tel. 320 1137908). Il progetto è sostenuto dall’area soci di Unicoop Firenze, sezione di Pontedera
 

redazione.cascinanotizie