File e disagi alla Stazione ecologica? Progetto Cascina: "Partiti incapaci di progettare il futuro"
La lista civica in corsa per le amministrative analizza il problema e accusa le amministrazioni precedenti
Progetto Cascina, lista in corsa alle prossime amministrative di settembre, torna sui gravi disagi patiti dai cittadini per il conferimento alla Stazione ecologica degli ingombranti (leggi anche: Caos alla Stazione ecologica: esplode la rabbia dei cittadini, arrivano i Carabinieri).
La lista sostiene che i problemi patiti e le lunghe code, siano derivazione di scelte errate delle passate giunte, incapaci di progettare e realizzare un nuovo impianto (ma anche due), sui terreni comuniali già destinati e pronti allo scopo.
Scrive Progetto Cascina
In questi giorni i mezzi di comunicazione, giustamente, danno conto di una situazione di estremo disagio che i cittadini sono costretti a subire per le lunghissime ed interminabili code al centro di raccolta del Comune di Cascina.
Come per qualsiasi altro argomento, i partiti si accapigliano denunciando il disagio, l’opposizione, e giustificandolo con la situazione emergenziale, la maggioranza.
Le proposte sono le più disparate, tutti dimentichi e non curanti che, come spesso succede nel nostro Comune, il problema è strutturale e nessuno di chi ha governato ha neanche provato a risolverlo.
Possibile che un Comune di quasi 50.000 abitanti, così esteso in direzione est/ovest, abbia solamente un solo CDR peraltro neanche ubicato in area baricentrica, ma totalmente decentrato nell’estrema zona sud/est del Comune?
Possibile che per ovviare, sempre lo stesso Comune debba pagare un canone di locazione pari al costo che potrebbe sostenere per la realizzazione di uno (ma anche due) CDR?
Evidentemente è possibile, e tutto questo lo è stato per la inoperosità delle Giunte precedenti e della attuale.
Tutti dimenticano, o forse ancora peggio non ne sono neanche a conoscenza, che il Comune è proprietario di un’area adiacente alla via Visignano destinata ad un nuovo CDR (vedi estratto di Google earth).
L’area è talmente in stato di abbandono che non se ne distinguono più neanche i confini.
Progetto Cascina, tra le altre iniziative che ha cercato di far decollare nella sua breve esperienza di Giunta, aveva iniziato un percorso con Geofor spa “riesumando” un progetto che le precedenti Giunte, seppur sollecitate, non avevano mai curato.
L’avvento di Retiambiente spa comportò lo stop al progetto in quanto i finanziamenti vennero ritirati.
Qui di seguito è possibile leggere la corrispondenza:
Lettera a Geofor per CDR => Vedi
Lettera a ATO per CDR => Vedi
Lettera di Geofor al Comune di Cascina => Vedi
E’ del tutto evidente che se vi si fosse provveduto per tempo, da parte di chi oggi grida allo scandalo (PD e coalizione), ovvero si fosse attuata una programmazione economica adeguata, così come per la bonifica della Decoindustria (proposta e attuata su iniziativa di Progetto Cascina), da parte di chi oggi è al Governo della Città, le problematiche ed i disagi di oggi non si sarebbero verificati.
Si tratta di avere visione del futuro della città e di attuare un processo virtuoso di analisi-progettazione-realizzazione che i partiti hanno ampiamente dimostrato di non essere capaci di fare.
Il CDR è una delle tantissime dimostrazioni, cambiare si può, cambiare si deve.