Fine lockdown, ecco cosa si potrà e non si potrà fare dal 18 maggio

Cronaca
PISA e Provincia
Domenica, 17 Maggio 2020

Prima la conferenza stampa di Conte, poi nella notte l'accordo con le regioni: ecco tutto quello che sarà possibile fare a partire da domani. Calendarizzate anche le altre aperture fino ad arrivare al 15 giugno

Cosa riapre, cosa non riapre, cosa potremmo fare e cosa invece resta per il momento vietato in attesa di tempo migliori. Sono queste le domande che ci si pone sulla base di quanto illustrato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte nella serata di ieri e avallato, non senza sussulti e prese di posizioni dal sapore di ultimatum, dai governatori delle regioni. Importanti anche le dichiarazioni del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che potrete leggere a questo link.

Dal 18 maggio potranno riaprire i negozi, i servizi di cura alla persona (centri estetici, parrucchieri, tanto per citare due esempi), bar e ristoranti, gli stabilimenti balneari, gli uffici pubblici e i musei. La condizione imprescindibile è che le regioni verifichino che la curva del contagio sia sotto controllo.

Sempre dal 18 maggio ci si potrà muovere liberamente all’interno della propria regione, niente più autocertificazione per gli spostamenti quindi, salvo disposizioni più restrittive per aree specifiche in cui sarà rilevato un maggiore rischio di contagio. Chi vorrà andare al mare o in montagna, o in qualsiasi altro posto potrà farlo liberamente senza alcuna giustificazione, purché resti all’interno del confine della propria regione. Sarà possibile anche incontrare amici e conoscenti, via dunque il limite, che tanto ha fatto discutere e ironizzare, dei “congiunti”.

Dal 25 maggio potranno riaprire le palestre, le piscine e i centri sportivi seguendo norme e protocolli in parte già definiti, in parte in via di stesura. Fino al 2 giugno lo spostamento interregionale sarà consentito soltanto per motivi di lavoro, salute o assoluta urgenza, e qui torna in gioco l’autocertificazione. Dal 3 giugno potrebbe tornare possibile spostarsi liberamente tra regioni diverse, qui il condizionale è però d’obbligo, perché dovrà essere fatta una valutazione ed una analisi dei dati sui contagi che potrebbero indurre il governo centrale o regionale, a emettere restrizioni per queste specifiche aree

Sempre dal 3 giugno sarà possibile muoversi oltre i confini nazionali. Via libera dunque agli spostamenti da e per l’estero, fatte salve eventuali restrizioni specifiche per gli ingressi e le partenze verso certe nazioni; continuano ovviamente a valere le misure restrittive internazionali e comunitarie, e quindi anche quelle che limitano gli ingressi in paesi esteri dall’Italia; si potrà inoltre entrare in Italia dall’Unione Europea senza l’obbligo di 14 giorni di quarantena.

Sono stati i primi a chiudere e saranno gli ultimi ad aprire: dal 15 giugno potranno nuovamente alzare la saracinesca cinema e teatri. Resta valida la norma che vieta gli assembramenti in luoghi pubblici o privati, mentre gli eventi con la presenza di pubblico potranno svolgersi, ove ritenuto possibile sulla base dell’andamento dei dati epidemiologici». Resta anche in vigore la facoltà dei sindaci di interdire o chiudere aree in cui non è possibile garantire il distanziamento fisico.

Continua a valere l’obbligo di isolamento domiciliare per le persone risultate positive al coronavirus così come per i loro contatti stretti, se deciso dalle autorità sanitarie

massimo.corsini