Fino all’ultima goccia di sangue

Sabato il Pisa si gioca tutto, la missione é possibile, ma serve l’aiuto di tutti

Il Benevento vince il primo round e chiude il “primo tempo” della semifinale playoff in vantaggio 1-0 di fatto ribaltando il vantaggio della posizione in classifica, costringendo così il Pisa a dover vincere, con qualsiasi risultato, ma vincere.
É un Pisa generoso ed in palla quello che nel Sannio si é arreso ad una maledetta carambola che ha liberato Lapadula, davanti alla porta di Nicolas, fatto salvo questo episodio il Pisa non ha mai rischiato niente, non é mai stato messo sotto pressione, non si é mai avuta l’impressione che i nerazzurri potessero capitolare da un momento all’altro e l’atteggiamento nel finale dei padroni di casa, piú votati a difendere quanto la sorte gli aveva consegnato, che portati a cercare il raddoppio sfruttando il momento, la dice lunga su come in campo si siano svolte le cose.

Certo, adesso c’é da vincere, impresa non facile, ma anche non impossibile. Il Pisa deve fare i conti con gli infortuni a catena che hanno incredibilmente colpito un unico reparto e questo riporta alla luce l’unico playoff di serie B disputato 15 anni fa, anche allora gli infortuni falcidiarono il Pisa costretto ad alzare bandiera bianca. una situazione frustrante perché questa squadra per attitudine, cuore e dedizione, meritava di giocarsi la promozione ad armi pari. Invece ci sono meno di 72 ore (a contribuire anche il dirottamento su Bologna del charter nerazzurro) per fare la conta nel reparto arretrato e cercare la vittoria necessaria. 

Servirá anche uno stadio all’altezza della situazione, ma la prevendita procede a rilento e nonostante le polemiche con tanto di attacchi anche verbalmente violenti alla societá in tema di prelazione, tutti i settori dello stadio dono disponibili, c’é ancora tempo, speriamo di vedere un Arena trascinante ed influente, questa squadra lo merita, anzi no, questa squadra ne ha bisogno.