Flop contributi per nuove attività commerciali, parla la Confcommercio di Cascina
Contributi a fondo perduto, un'occasione persa per Cascina: nessuna nuova apertura in centro
“Le intenzioni del bando di Cascina per le nuove aperture in centro sono buone, ma senza una più stretta collaborazione si rischia solo di perdere del tempo prezioso per raggiungere l'obiettivo, e cioè il il rilancio delle attività commerciali del centro storico di Cascina”.
Il presidente di Confcommercio Cascina Marcello Mosca esprime più di una perplessità nei confronti dell'ultimo bando di concessione di contributi a fondo perduto pubblicato dal Comune di Cascina.
“Il bando era destinato principalmente all'apertura di nuove attività commerciali o pubblici esercizi nel centro storico, ma se è arrivata una sola domanda significa che le agevolazioni previste non erano particolarmente attraenti. Un peccato, se pensiamo che i locali sfitti nel centro di Cascina sono ancora molti, e quella che doveva essere una bella possibilità per dare nuovo respiro al cuore del commercio cittadino si è ridotta in un nulla di fatto”.
Il presidente Confcommercio di Cascina intravede due strade per rendere più efficace l'intervento: “Da un lato crediamo che il comune debba stipulare un accordo preliminare con i proprietari dei fondi in centro, incentivandoli in qualche modo ad affittare a condizioni sostenibili e penalizzando chi invece non collabora. Dall'altro, per noi resta sul tavolo come precondizione di ogni possibile rilancio, la riapertura, seppure parziale, di Corso Matteotti. Una proposta che apparteneva a questa Giunta e che purtroppo, per il commercio di Cascina, è rimasta solo nel cassetto”.
Il responsabile territoriale di Confcommercio Luca Favilli ha ben chiare le cause che hanno portato a un sostanziale flop del bando di concessione di contributi a fondo perduto: “Ben vengano le formule di incentivo per chi fa impresa, a patto che siano concordate in prima persona con chi sta a fianco dei commercianti e conosce le loro istanze. Per essere efficaci queste misure devono essere studiate insieme e condivise, altrimenti il rischio di fare un buco nell'acqua sarà sempre più concreto, e soprattutto non viene fatto nessun passo avanti per il commercio cascinese. Se non giochiamo di squadra perdiamo solo tempo, e a rimetterci saranno le attività commerciali”.