Focus economia della Camera di Commercio: andamento in chiaroscuro
La provincia di Pisa ha visto nel 2023 un aumento del valore aggiunto (+0,9%), trainato dai servizi (+2%) e dalle costruzioni (+0,6%), mentre l'industria ha subito una significativa flessione a causa del comparto moda
Per il 2024 il valore aggiunto dovrebbe rallentare (+0,5%) a causa della fine delle misure di incentivazione. L’export pisano ha registrato nel 2023 una contrazione (-4%), con alcuni settori in flessione, cuoio, calzature e due tre ruote, ed altri in ripresa, come mobili e farmaceutica.
Nell’ultimo anno, il numero di imprese è rimasto stabile (+0,3%). Il commercio al dettaglio ha evidenziato una crescita delle vendite +2,8% che, al netto dell’inflazione, ha segnato una contrazione del -3,1%. I primi mesi del 2024 registrano un +1,7% in valore e -0,8% in volume. A Pisa, nel 2023, si è ridotto Il credito concesso alle imprese (-5,7%), a causa soprattutto delle piccole (-9,8%). Si tratta di una evoluzione confermata nei primi mesi del 2024. Sul fronte del lavoro, sebbene il tasso di disoccupazione sia diminuito nel 2023 (6,1%), le richieste di CIG sono aumentate (+16%).
Grave il mismatch domanda-offerta di lavoro che interessa la metà delle posizioni offerte dalle imprese pisane. È andata bene la stagione turistica (presenze +7%), trainata soprattutto dalla componente straniera; sono aumentate le presenze sia nel comparto alberghiero (+4%) che nell’extralberghiero (+9%). Bene soprattutto le Terre di Pisa (+9%). Un dato che trova conferma dal traffico passeggeri dell’aeroporto di Pisa (oltre 5 milioni di passeggeri nel 2023, +13,7%) grazie ai movimenti internazionali che, nei primi mesi del 2024, risultano in crescita (+4,3%). Fenomeni di strutturazione interessano l’agricoltura pisana: nell’ultimo decennio la superficie media per azienda (13,9 ettari) supera la media toscana. Nel 2023 lieve calo per l’export di vino (-1,8%). Rispetto ad altri territori, Pisa vede un aumento la popolazione nel 2023 grazie alla componente migratoria (+0,2%), ma le previsioni demografiche per i prossimi anni rimangono orientate verso una marcata riduzione della popolazione in età lavorativa: -23mila tra il 2023 e il 2038.