Folgorati sulla via della Città del Teatro

Politica
Cascina
Lunedì, 13 Marzo 2017

Sfogliando un qualsiasi vocabolario, alla voce teatro possiamo leggere: "edificio destinato alla rappresentazione di opere drammatiche o musicali e ad altri spettacoli pubblici". Da qualche mese a questa parte, diciamo circa nove, la Città del Teatro di Cascina sembra non riconoscersi più in questa definizione. L'assessore alla cultura Luca Nannipieri intende ora fare del Teatro un grande bazar delle religioni o meglio delle religioni riconducibili alle varie anime del cattolicesimo.

"Apriamo la Città del Teatro e della Cultura ai raduni dei grandi movimenti religiosi, da Comunione e Liberazione ai Focolarini, dal Rinnovamento nello Spirito Santo all'Azione Cattolica, sentenzia Nannipieri che prosegue: regolarmente la Città del Teatro e della Cultura viene utilizzata per incontri con la CGIL o altri sindacati. Va bene. Ma perché, in un luogo di cultura, si può parlare di salari e non di Gesù Cristo? Perché, in un luogo di cultura, si può parlare di scioperi e non di ciò che rende o vorrebbe rendere eterna la nostra anima? Perché in un luogo di cultura, si possono fare incontri su Sergio Cofferati e non su San Benedetto o don Giussani o Chiara Lubich? Ovviamente la Città del Teatro non ha gli spazi per ospitare manifestazioni internazionali che riuniscono decine di migliaia di persone, come il Meeting di CL a Rimini. Ma incontri regionali o provinciali dei grandi movimenti religiosi, frequentati da tantissimi giovani animati dalla fede possono essere ospitati. Anche i movimenti più laici possono e debbono essere accolti. Ciò che ci interessa è mettere a fuoco l'esperienza umana. La Città del Teatro e della Cultura possiede ampi parcheggi, stazione dei treni vicina, l'autobus si ferma davanti, ha sale conferenze, sale proiezioni, ristoranti, è geocentrica rispetto a Pisa, Livorno, Lucca e Pistoia, e soprattutto è aperta a tutto ciò che scuote l'animo umano sul mistero dell'esistente. Venite, movimenti religiosi, una scintilla della vostra quotidiana laboriosa fede militante venga a visitare e innervare la Città del Teatro e della Cultura"

massimo.corsini