Follia a Pontedera: autista aggredito da giovani all’uscita da scuola
Il Presidente “at” Bechelli: “Solidarietà al nostro lavoratore, serve una campagna educativa verso questi ragazzi”
Brutto atto di violenza nella giornata del 13 dicembre, quando nella tarda mattinata un autista di Autolinee Toscane è stato vittima di aggressione, verbale e fisica all’interno e all’esterno di un bus di linea, da parte di alcuni giovani che volevano salire a bordo del mezzo nonostante che fosse già partito dalla fermata.
L’azienda ha così ricostruito la vicenda: il bus con destinazione Casciana Alta arriva alla fermata Stadio di Pontedera alle ore 12,40 circa. Tale orario è stato previsto al fine di distribuire meglio la salita degli studenti sui vari bus e quindi di evitare accalcamenti così da garantire la maggior sicurezza possibile.
Alle ore 13,08 l’autista, dopo aver fatto salire tutti gli studenti presenti in attesa del bus, chiude le porte della vettura e un paio di minuti dopo parte. L’ autobus è il quarto della fila, per cui l’autista si accoda ai bus che lo precedono e si muove per uscire dalla corsia. Giunto alla fine del marciapiede un gruppo di ragazzi iniziano a urlare chiedendo di aprire le porte per salire.
In rispetto alle norme sulla sicurezza all’interno e all’esterno del bus l’autista non ferma il bus e non apre le porte. Da tempo, purtroppo, infatti capita che diversi giovani invece di rispettare le disposizioni di sicurezza prese per permettere a tutti gli studenti di prendere posto sui rispettivi autobus senza fretta, cercano di fermare i bus, per salirvi, una volta che i bus sono già partiti.
A quel punto il gruppo di ragazzi ha rincorso il bus, lanciando offese all’autista e dando pugni ai finestrini e alla carrozzeria della vettura. Una volta che poi il bus s’è fermato perché in coda, gli stessi ragazzi hanno accerchiato il bus, mentre dall’interno un giovane ha azionato il sistema di emergenza per l’apertura della porta posteriore così da permettere a due giovani che erano all’esterno di entrare e prendere gli zaini che avevano lasciato all’interno. Uno di questi è poi salito fino al posto guida ed ha cominciato a picchiare sul vetro dell’autista, continuando a insultarlo, mentre all’esterno, fuori dall’autobus, altri giovani picchiavano sul vetro e insultavano l’autista. Col il bus fermo e circondato l’autista ha chiamato le forze dell'ordine per telefono e avvisato il giovane che lo stava aggredendo che le forze dell’ordine stavano arrivando. Solo a quel punto il ragazzo si è diretto verso la porta posteriore ed è sceso, dileguandosi insieme a tutti gli altri. Quando sono giunte le forze dell’ordine nessuno degli aggressori era più presente. Così l’autista ha potuto riprendere il servizio di trasporto pubblico.
Autolinee Toscane sta valutando coi propri legali la possibilità di presentare formale denuncia presso le autorità competenti e ricorda che a bordo di questo bus e degli altri che svolgono quotidiano servizio di TPL sono presenti telecamere in grado di fornire immagini registrate alle autorità competenti che ne fanno richiesta. «A nome mio personale e di tutta l’azienda esprimo vicinanza e solidarietà al nostro lavoratore - commenta il Presidente di “at” Gianni Bechelli – e ovviamente qualsiasi azione legale intenderà avviare lo sosterremo. Tuttavia, al di là delle conseguenze penali che potrebbero scaturire da questo brutto episodio, credo che sia sempre più necessaria una opera di sensibilizzazione presso i giovani e gli studenti in particolare. Già in passato abbiamo fatto sapere alle scuole e alle altre istituzioni che, come AT, siamo disponibili a incontrare insegnanti, ragazzi e famiglie per spiegare non solo i rischi, anche penali, che possono correre con tali comportamenti, ma anche il ruolo decisivo che svolgono i lavoratori che garantiscono alle nostre comunità un servizio indispensabile come il trasporto pubblico. Un ruolo che merita rispetto».