Fotovoltaico ai laghetti di Campo: il Comune dice no

Cronaca
PISA e Provincia
Mercoledì, 16 Aprile 2025

Il sindaco Cecchelli: «San Giuliano Terme è sotto assalto. Serve tutela, non deturpazione»

Nuovo fronte aperto sulla tutela del paesaggio a San Giuliano Terme. Dopo la vicenda dell’area agricola lungo il Brennero, è arrivata agli uffici comunali una nuova istanza da parte di una ditta privata per la concessione di spazi demaniali finalizzata alla realizzazione di un impianto fotovoltaico galleggiante sui laghetti di Campo, nella frazione situata nell’ansa dell’Arno.

Una proposta che l’Amministrazione sangiulianese, guidata dal sindaco Matteo Cecchelli, respinge con forza: «Siamo fortemente contrari. Si tratta di un luogo tutelato da particolari vincoli paesaggistici e siamo al lavoro per evitare questo intervento. Le nostre priorità sono sostenibilità, riqualificazione e valorizzazione ambientale, tutela della biodiversità, non la deturpazione del paesaggio».

Alla base della richiesta presentata dai privati, un recente decreto governativo (n. 190/2024) che consente nuovi margini di intervento, anche bypassando le amministrazioni locali. Un punto che il primo cittadino contesta apertamente: «Questo provvedimento di fatto scavalca i territori, penalizza i comuni e lascia ai privati il potere di imporre mega impianti in aree fragili e tutelate».

Cecchelli ha ricordato che l’area dei laghetti di Campo è oggetto di un progetto di riqualificazione già approvato dalla giunta comunale nel settembre 2024, che si aggiunge a un regolamento urbanistico varato nell’aprile 2023, pensato proprio per valorizzare e proteggere lo specchio d’acqua e le aree circostanti, frutto della riconversione di una ex cava di argilla.

«Siamo favorevoli alla transizione energetica e all’uso delle rinnovabili – ha sottolineato il sindaco – ma la sostenibilità deve restare al centro. Non possiamo sacrificare il paesaggio e l’ambiente alle logiche speculative. A pagare il prezzo più alto sono le comunità locali, private del diritto di decidere».

Il Comune annuncia battaglia, pronta a opporsi con ogni mezzo possibile per fermare un progetto che rischia di compromettere un’area diventata negli ultimi anni simbolo di rigenerazione ambientale e fruibilità pubblica.

massimo.corsini