Fragilità e insicurezza: anche a Pisa ragazzi vittime della "Fobia dei pari"
La pandemia da Covid ha lasciato dietro di sé nuove e preoccupanti forme di disagio, raccontate a Punto Radio dalla preside del Liceo Russoli di Pisa e Cascina
Si chiama "Fobia dei pari" ed una forma di disagio giovanile da non sottovalutare, ampiamente diffusa tra i ragazzi e adolescenti che frequentano le scuole pisane e italiane.
Il "disagio", che può manifestarsi anche con episodi di autolesionismo, è figlio del lungo periodo di pandemia passato dai nostri giovani, lasciati nelle proprie case per due anni senza contatti diretti con i coetanei, lontani dalla normale routine quotidiana, e poi, con l'inizio del nuovo anno scolastico, rilanciati nel mondo, in presenza agli altri, ai compagni di scuola, di sport e di vita.
Un problema riscontrato anche nelle scuole della nostra zona e raccontato a Punto Radio da Gaetana Zobel, preside del Liceo Artistico Russoli di Pisa e Cascina.
"Alcuni ragazzi - racconta durante Primo Piano con Sogefarm, spazio dedicato alla società che gestisce le farmacie comunali di Cascina condotto da Massimo Marini e Luca Doni - non riescono più a stare in classe, insieme agli altri compagni. Arrivati davanti alla scuola, manifestano la voglia di fuggire". Ciò che più colpisce è "la fragilità - conclude Zobel - l'insicurezza. Facendo un paragone con me stessa, a quindici anni volevo spaccare il mondo. Invece questi ragazzi sono come dei cuccioli abbandonati".
Ecco un estratto dell'intervento di Gaetana Zobel a Punto Radio