Fratelli d'Italia, critiche alla chiusura del Ponte della Botte

Politica
Calcinaia
Domenica, 28 Luglio 2024

I consiglieri comunali di Fratelli d'Italia dei paesi coinvolti criticano la decisione di chiudere sino a gennaio 2025 il Ponte della Botte

I consiglieri di opposizione dei comuni di Calcinaia (Matteo Becherini ed Elisa Venanti), Cascina (Chiara Cini) e Vicopisano (Gian Matteo Giorgi e Mario Palmieri) esprimono grande sdegno e preoccupazione riguardo la chiusura permanente del Ponte della Botte, evento che, con il senso unico, sta già causando notevoli disagi ai cittadini e alle attività commerciali della zona.
 
Come consiglieri comunali di Fratelli d’Italia dei comuni interessati non possiamo esimerci dal porre delle domande cruciali sulla gestione di questa situazione: esiste un cronoprogramma dei lavori con date di consegna delle materie prime e perché questi materiali non sono arrivati in tempo? Chi avrebbe dovuto assicurarsi della loro disponibilità prima di avviare i lavori? Questa criticità non comporta nessuna conseguenza per le aziende esecutrici e fornitrici? È stata valutata preventivamente la capacità dell'azienda affidataria di gestire il progetto? Perché i disagi causati dai succitati ritardi devono ricadere esclusivamente sui cittadini? Esistono misure di indennizzo per le attività commerciali maggiormente colpite? Con quale logica i sindaci avevano auspicato la riapertura del ponte per il mese di settembre? 
 
Queste sono solo alcune delle domande alle quali i cittadini si aspettano delle risposte. Pertanto, attraverso il Consigliere Provinciale di Fratelli d’Italia Serena Sbrana, verrà presentata un’interpellanza in Provincia.
 
Lascia tutti perplessi il rifiuto, da parte dei Sindaci dei comuni interessati, dell'alternativa proposta; ovvero lasciare la possibilità di passaggio sul ponte in senso unico alternato, almeno fino all'arrivo completo dei materiali. Questo avrebbe causato comunque dei disagi e rallentamenti al traffico, ma indubbiamente inferiori rispetto ad una chiusura così duratura. Inoltre avrebbe potuto limitare l'incremento di veicoli nelle strade limitrofe.
 
È sconcertante come i ritardi e la disorganizzazione nella gestione dei lavori pubblici siano ormai diventati una triste consuetudine. La chiusura del ponte, prevista già dalla primavera del 2023, avrebbe dovuto essere accompagnata da una meticolosa pianificazione per evitare disagi alla popolazione. La realtà, purtroppo, è ben diversa e le conseguenze di questa inefficienza vengano pagate, come sempre, dal cittadino comune.

redazione.cascinanotizie