Fratelli d'Italia e il Ponte della Botte: imprese lasciate sole dalla Provincia
"Ponte della Botte: la Provincia lascia le imprese al loro destino", è l'accusa che Fratelli d'Italia lancia nei confronti della provincia di Pisa
Questo il comunicato integrale
La gestione dei lavori al Ponte della Botte da parte della Provincia di Pisa si conferma un fallimento totale. Dopo mesi di disagi per residenti e lavoratori, arriva l’ennesima beffa: nessun ristoro per le imprese colpite dalla chiusura del ponte.
Una situazione che poteva e doveva essere evitata, ma che oggi pesa interamente sulla Provincia e sulla sua totale incapacità di programmazione. A denunciare questa grave mancanza è il capogruppo in Consiglio provinciale di Comunità e Territori, Matteo Bagnoli: “Era dovere della Provincia prevedere misure di sostegno per le attività colpite da questa gestione disastrosa del cantiere. Invece? Nessun piano di aiuti, nessuna tutela per chi ha visto crollare il proprio fatturato. Solo scaricabarile e giustificazioni deboli. Ora Angori tenta di lavarsene le mani accusando il Governo, ma la responsabilità è chiaramente della sua amministrazione.”
Duro anche il commento del consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Calcinaia, Matteo Becherini, che denuncia l'assenza totale di attenzione verso chi sta pagando il prezzo più alto di questa situazione: “L’aspetto più vergognoso è che la Provincia non si è nemmeno degnata di incontrare le imprese colpite, né prima della chiusura per valutarne l’impatto economico, né dopo per offrire soluzioni. Noi, come consiglieri di opposizione, siamo stati gli unici ad ascoltare la disperazione dei commercianti, ormai vicini al baratro.”
La realtà è sotto gli occhi di tutti: Mesi di lavori senza un piano per mitigare l’impatto economico sulle imprese locali. Zero ristori per chi sta subendo perdite dirette a causa della chiusura del ponte. Totale incapacità gestionale, con una viabilità compromessa e nessuna misura di sostegno per la comunità.
Bagnoli rivela poi un dettaglio molto importante: “Solo dopo la mia interrogazione, le aziende che lavorano sul ponte hanno quadruplicato il personale. Ci voleva l’opposizione per far capire che servivano più operai?”
E adesso? Angori si nasconde dietro una mail del Ministero, nel disperato tentativo di giustificare un immobilismo ingiustificabile. Ma i cittadini non si lasciano ingannare: la Provincia sapeva benissimo che la chiusura del ponte avrebbe messo in ginocchio commercianti e imprenditori, eppure ha scelto di ignorare il problema.
“Basta scuse, servono risposte. La Provincia trovi subito le risorse per compensare le imprese danneggiate. Chi governa deve assumersi le proprie responsabilità e dare risposte concrete.” – conclude Bagnoli.