Furti in ospedale a Pisa, i chiarimenti dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Pisa
L'Azienda Ospedaliero Universitaria di Pisa entra nel merito di alcune notizie apparse sulla stampa locale su alcuni furti avvenuti all'iterno della struttura di Cisanello
Gli episodi di presunti furti in vari reparti dell’ospedale, riportati sulla stampa locale, si riferiscono a fatti diversi sui quali ci sono indagini in corso.
Si sono infatti verificati domenica dei danneggiamenti all’interno dei servizi igienici all’Edificio 7 a Cisanello (che ospita ambulatori e quindi nei festivi e di notte è disabitato), atti di vandalismo cui è da mettere in relazione probabilmente il sangue trovato sul pavimento. L’autore, infatti, avendo divelto un lavandino, deve essersi ferito e si è dileguato. Il danno arrecato all’impianto ha fatto scattare l’allarme antincendio per cui sul posto sono intervenuti immediatamente gli elettricisti e le guardie per un sopralluogo.
Si stanno comunque esaminando i filmati delle telecamere esterne di videosorveglianza per cercare di risalire ai responsabili di questi gesti inconsulti,
Altre macchie di sangue, così come riporta un articolo del Tirreno, sono state rinvenute anche in un corridoio al piano terra dell’Edificio 13, ma in quel caso nulla è stato danneggiato né trafugato.
I furti sono invece avvenuti nella sala d’attesa degli ambulatori di Cardiologia (piano terra ex-Edificio 10, ora denominato Monoblocco), dove sono stati forzati dei cassetti chiusi a chiave e rubati dei ricettari, poi annullati dalla Direzione medica di presidio e quindi inutilizzabili. Anche su questo episodio sono in corso indagini.
In merito al rafforzamento della vigilanza aupiscato dai sindacati, è opportuno precisare che innanzitutto l’ospedale è per definizione un luogo aperto al pubblico per cui mai sarà possibile chiudere tutto, anche perché si intralcerebbero i percorsi dell’emergenza-urgenza, né tantomeno si potrà perquisire e identificare chiunque acceda come un normale visitatore/paziente. Allo stesso modo non si possono chiudere le camere calde (da cui probabilmente qualche malintenzionato accede), essendo necessarie all’ingresso delle ambulanze. Ci sono porte allarmate e nelle degenze e nelle sale da sempre si accede con codice numerico. Quello che si può fare e che già si sta facendo, sia su Cisanello che su Santa Chiara, è:
- sorveglianza h 24 ingresso unico pedonale;
- pattugliamento notturno nei viali interni e nei parcheggi;
- giro di perlustrazione notturno all’interno degli edifici