Gaza, Flotilla e diritti. Venerdì da bollino nero: Pisa si ferma per lo sciopero generale

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 2 Ottobre 2025

In piazza Cgil e USB con studenti, lavoratori e associazioni. Ziello (Lega) chiede i manganelli, Mazzeo (PD): "Vergognati"

Cgil e USB, venerdì 3 settembre, porteranno in strada la solidarietà al popolo paleastinese vittima di genocidio e alla Global Sumud Flotilla.

A Pisa, già dalle 8.30, è previsto il concentramento di attivisti Pro Pal, associazioni, lavoratori, studenti e cittadini.

Previsti disagi al traffico, ma anche ai servizi, dato lo sciopero annunciatio nel settore sanitario assistenziale dall'Ausl Toscana nord ovest e dall'Aoup, e quello previsto da Geofor, per ciò che riguarda la raccolta dei rifiuti.

La manifestazione di Pisa si sinserisce all'interno del grande sciopero generale nazionale del lavoro indetto dalla Cgil e dalle realtà di base come l'USB.

Lo sciopero nazionale e le manifestazioni previste per venerdì 3 ottobre, hanno avuto riverbero anche nella politica, con il botta e risposta tra l'onorevole della Lega Edoardo Ziello e il presidente del consiglio regionale della Toscana e candidato PD, Antonio Mazzeo.

Ziello, senza mezzi termini, in un post, ha chiesto l'uso dei manganelli da parte delle forze dell'ordine "Bisogna avere il coraggio di prendere atto della situazione - ha scritto - e autorizzare l’impiego dei famosi manganelli che, forse, potrebbero servire anche a far rinsavire più di qualcuno".

Mazzeo ha risposto poco dopo: “Ma non si vergogna l’onorevole Ziello a parlare ancora di manganelli, dopo aver giustificato quelli usati contro gli studenti di Pisa?". "La Lega - ha concluso - continua ad alimentare odio e divisione".

Nella foto la grande maniefestazione Pro Pal dello scorso 22 settembre.

 


Ha scritto Cgil Pisa.

L’aggressione contro navi civili che trasportano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un'azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. 
Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali. 

In difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, la CGIL ha proclamato lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata del 3 ottobre 2025 ai sensi l’art. 2, comma 7, della legge n.146/90.
La CGIL di Pisa invita tutte le lavoratrici ed i lavoratori ad aderire allo sciopero e partecipare alla manifestazione che si terrà il 3 ottobre in Piazza XX settembre a Pisa, con concentramento  alle ore 8:30 sotto Palazzo Pretorio (Orologio). 

 


Ha scritto USB Pisa.

La Global Sumud Flotilla è stata abbordata e aggredita in mare aperto dallo Stato genocida di Israele, mentre era impegnata in una missione civile e pacifica per rompere l’assedio alla Striscia di Gaza e consegnare aiuti umanitari alla popolazione stremata.

Una flotta composta da lavoratori, volontari, rappresentanti di movimenti e società civile, in navigazione con un carico di beni di prima necessità, è stata colpita da un atto di guerra contro la pace, contro l’umanità, contro il diritto internazionale. Israele, con questo atto di pirateria, viola apertamente le Convenzioni internazionali e la Carta delle Nazioni Unite, e mette a rischio la vita di cittadini di diversi paesi, impegnati a garantire un canale umanitario permanente verso Gaza.

È un’aggressione che riguarda tutti e tutte noi.
Riguarda il principio stesso della libertà dei popoli, della solidarietà e della giustizia internazionale.
Riguarda il nostro ordine costituzionale, che all’articolo 11 ripudia la guerra e fonda la Repubblica sulla pace e sulla cooperazione tra i popoli.
Quando uno Stato, come Israele, colpisce una missione civile umanitaria riconosciuta e sostenuta da decine di organizzazioni in tutto il mondo, viola la sovranità morale e politica dell’Italia e dell’intera comunità internazionale.

Per questo la risposta non può che essere immediata.
Non è un fatto estero, è un atto che ci chiama direttamente in causa.
È necessario mobilitarsi da subito, in ogni città, in ogni luogo di lavoro, nelle strade e nei porti.

L’USB proclama la mobilitazione immediata e lo sciopero generale per il 3 ottobre.
Da questo momento chiamiamo ogni lavoratore e lavoratrice, ogni cittadino e cittadina, ogni organizzazione democratica e solidale a bloccare tutto: produzione, logistica, trasporti, scuola, servizi, in segno di protesta contro il crimine di guerra commesso da Israele e contro la complicità dei governi occidentali, Italia compresa, che continuano a fornire armi e sostegno politico al regime sionista.

Difendere la Global Sumud Flotilla significa difendere la libertà, la pace, la dignità del lavoro e dei popoli.
Significa dire basta al genocidio in Palestina e pretendere la fine immediata dell’assedio, dell’occupazione, delle forniture militari, del commercio con Israele.

L’Italia deve interrompere ogni collaborazione militare ed economica con lo Stato di Israele, chiudere i porti alle navi che commerciano con esso, sospendere gli accordi industriali e fermare l’economia di guerra.

È tempo di alzare la testa e scegliere da che parte stare:
con chi bombarda i civili o con chi lotta per liberarli?
Noi stiamo con la Flotilla, con Gaza, con il popolo palestinese, con chi costruisce la pace.

Blocchiamo tutto. Il 3 ottobre sarà sciopero generale.

 


Ha scritto Edoardo Ziello.

I ‘Propal’ hanno annunciato che faranno altre proteste, sfruttando la complicità di alcuni ‘sindacati’ comunisti che hanno lanciato lo sciopero generale.

I blocchi ferroviari e stradali, degli scorsi giorni, non gli sono bastati per cui di fronte alla loro ennesima imposizione è opportuno che il prefetto e il questore di Pisa chiedano l’impiego, immediato, dei reparti celeri perché - evidentemente - con il buonismo e l’impunità non si fa altro che alimentare la voglia di chi vuole produrre caos e paralisi della nostra città. 

Bisogna avere il coraggio di prendere atto della situazione e autorizzare l’impiego dei famosi manganelli che, forse, potrebbero servire anche a far rinsavire più di qualcuno.

 


Ha scritto Antonio Mazzeo.

“Ma non si vergogna l’onorevole Ziello a parlare ancora di manganelli, dopo aver giustificato quelli usati contro gli studenti di Pisa? Oggi arriva perfino a invocare manganellate contro studenti e lavoratori che domani scenderanno in piazza per sostenere un’azione spontanea e profondamente umanitaria: portare cibo e medicine a un popolo abbandonato dai Governi.

Domani tanti giovani e meno giovani sceglieranno di rinunciare a una giornata di studio o di lavoro per manifestare solidarietà e vicinanza anche ai nostri connazionali ‘catturati’ in acque internazionali con un’azione palesemente fuori dal diritto internazionale. E Ziello risponde evocando il manganello: un richiamo a tristi e terribili immagini totalitarie che la destra dovrebbe avere il coraggio di rinnegare, non certo di proporre come esempio. Dichiarazioni di questo genere strappano la maschera a chi si finge democratico ma in realtà rimane legato alla logica della violenza.

Dopo l’evento di ‘remigration’ a Livorno, la Lega continua ad alimentare odio e divisione. E lo fa mente il suo segretario Salvini preferisce rilasciare interviste compiacenti a una tv israeliana piuttosto che chiedere, insieme al governo, l’apertura immediata di un corridoio umanitario permanente per fermare la tragedia in Medio Oriente.

E mentre gridano all’ordine e alla sicurezza, Pisa – da quando governano loro – è diventata più insicura, più degradata, più abbandonata. La Lega non costruisce soluzioni: fomenta paure, alimenta scontri ed evoca manganelli.

Noi non ci rassegneremo mai a questa deriva.”

 


Ha scritto Fausto Bosco, candidato al consiglio regionale della Toscana del M5S

"Ancora Ziello, ancora manganello. Non si tratta di uno slogan satirico ma della triste realtà che vede un deputato della Repubblica, guarda caso della Lega, invocare l’uso della forza contro chi manifesta pacificamente. Ma precisamente, onorevole: che problemi ha?".

Così Fausto Bosco, candidato al consiglio regionale per il Movimento 5 Stelle nella circoscrizione di Pisa, che punta il dito contro l’ennesima uscita del parlamentare leghista: "Perché mai si dovrebbe ricorrere ai manganelli contro chi non compie alcun atto violento? E perché, invece, non si mostra lo stesso pugno duro verso coloro che nelle scorse settimane hanno inneggiato al duce con tanto di saluto romano nella nostra città? Due pesi e due misure: forte con i deboli, debole con i forti".

Un atteggiamento che, secondo Bosco, descrive perfettamente il metodo della destra al governo: "L’uso della coercizione come strumento politico. Ma per fortuna decine di migliaia di cittadini continuano a manifestare pacificamente, dimostrando al mondo che esiste un’Italia che non si piega, che desidera pace e giustizia".

"Domani saremo accanto alla Cgil che dà tanto fastidio a Ziello ma che resta voce di democrazia e diritti – assicura Bosco – come Movimento 5 Stelle scenderemo in piazza per gridare “stop al genocidio” del popolo palestinese. Invitiamo anche l’onorevole a fare un salto: magari senza manganello, così potrà rendersi conto di quanto è bello stare dalla parte giusta della storia".

 

 

 


Visita anche il Podcast di Punto Radio, per riascoltare una trasmissione che ti è piaciuta particolarmente o che ti sei perso.

 

redazione.cascinanotizie