Gaza, la Cgil chiama alla mobilitazione: «Fermiamo la barbarie»

Cronaca
PISA e Provincia
Mercoledì, 3 Settembre 2025

Il sindacato si mobilita in tre città della provincia di Pisa

La Cgil invita tutti a scendere in piazza sabato 6 settembre per partecipare alla giornata di mobilitazione nazionale per Gaza, sostenendo l’iniziativa umanitaria e non violenta promossa dalla Global Sumud Flotilla.

«Non possiamo rimanere in silenzio. Non possiamo permettere che ciò avvenga sotto i nostri occhi», dichiara il sindacato. L’appello è rivolto a lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate, studenti e studentesse, mondo associativo, artisti, intellettuali e giornalisti.

In provincia di Pisa i presidi e i volantinaggi si terranno dalle 17 alle 19 a Pisa, Logge di Banchi; Pontedera, Piazza Curtatone Volterra, Piazza dei Priori

Secondo la Cgil, negli ultimi giorni il governo e l’esercito israeliano stanno realizzando a Gaza e in Cisgiordania una delle più gravi negazioni del diritto umanitario e internazionale, con ulteriore escalation militare, sfollamenti forzati e isolamento di Gerusalemme, nel quadro del progetto E1 che prevede nuovi insediamenti sul territorio palestinese.

«Non è più il tempo delle parole. Non possiamo più accettare che vengano uccisi impunemente bambini, donne, operatori umanitari, sanitari e giornalisti e che continui la distruzione delle infrastrutture civili rimaste, a partire da ospedali e scuole», sottolinea la Cgil.

Il sindacato conferma il suo impegno alla più ampia mobilitazione possibile e sostiene quanti si sono ribellati in Israele in questi giorni. La Cgil rilancia inoltre la raccolta fondi di solidarietà in collaborazione con l’Associazione delle Ong Italiane (AOI), con cui sono già stati inviati due container di beni di prima necessità a Gaza e finanziata la produzione di “confezioni famiglia” di verdure distribuite nel campo profughi Al Amal Al Taawony.

«Sosteniamo l’iniziativa umanitaria e nonviolenta promossa dalla Global Sumud Flotilla, partita dal basso, mobilitando singole persone di ogni parte del mondo per rompere l’embargo e l’isolamento della popolazione palestinese di Gaza, assediata ed affamata», conclude il comunicato.


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massimo.corsini