Geofor, a Cascina le code non si smaltiscono

Cronaca
Cascina
Venerdì, 15 Maggio 2020

Dalla riapertura della Stazione ecologica in via Campania si sono formate lunghe code. Attese anche di oltre 4 ore, mentre il Comune di Cascina rivendica la decisione di avere sospeso il servizio di prenotazione per il conferimento dei materiali. Scatta la protesta

File interminabili, disagi alla circolazione, assembramenti di persone e tante tante polemiche.

I primi giorni di riapertura della Stazione ecologica Geofor di via Campania a Cascina non sono andati come previsto.

O perlomeno, le file e i disagi erano previsti, ma le difficoltà incontrate dai cittadini sono state e sono ancora oggi, troppe.

Questa mattina siamo stati sul posto per raccogliere le testimonianze degli utenti, alcuni, come raccontato alla nostra redazione in fila da quattro e più ore, altri, i più organizzati, arrivati in largo anticipo sull'apertura prevista per le 7, alle 4.30 di mattina.

Nel corso della mattinata il Comune di Cascina ha richiamato ancora una volta i cittadini ad un più attenta e coscenziosa modalità di conferimento dei materiali. E nel testo del comunicato inviato ai media, l'amministrazione ha anche rivendicato la decisione presa circa la sospensione della possibilità di prenotazione del conferimento, assunta per cercare di limitare le code.

Tra le richieste raccolte tra i cittadini in coda, quella di prolungare le aperture della Stazione ecologica (ora previste a giorni alterni la mattina e il pomeriggio, e tutto il giorno nel fine settimana), come il ripristino della possibilità di prenotazione.

Scrive il Comune di Cascina

"Di nuovo operativi i Centri di Raccolta

Facendo seguito all’ordinanza della Regione Toscana n.51 del 4 maggio 2020, l’Amministrazione Comunale di Cascina è intervenuta per richiedere la riattivazione del servizio di conferimento presso i due Centri di Raccolta di Via Campania a Cascina e presso il Ponte delle Bocchette a Riglione, a beneficio di tutti gli utenti del Comune di Cascina.

I Centri di Raccolta, a partire da lunedì 11 maggio, sono di nuovo operativi per esigenze improrogabili, al fine di conferire tutti i rifiuti differenziati per i quali non esiste un’alternativa alla raccolta, come olio minerale, legno, metalli, inerti, pneumatici, rifiuti pericolosi, oltre ai grandi sfalci di potatura, a tutti i rifiuti ingombranti e ai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, nei casi in cui i rifiuti non possano essere raccolti con modalità alternative rispetto al conferimento diretto alle suddette strutture.

Sulla base di una prima ipotesi, proposta da Geofor circa le modalità di ripristino, la nostra Amministrazione è quindi intervenuta sia per allargare la tipologia dei rifiuti conferibili che per richiedere l’utilizzo del servizio a tutti gli utenti senza prenotazione.

Tuttavia, per limitare i disagi e le attese, raccomandiamo fortemente agli utenti di recarsi al CDR solo per assoluta necessità, evitando di conferire i rifiuti che possono essere raccolti in altre modalità, come carta, multimateriale, organico, vetro, e usufruendo del servizio di ritiro di ingombranti, sfalci e potature a domicilio su appuntamento che, specifica Del Seppia, continuerà anche per la settimana corrente anche per le utenze non dotate dell’apposito contenitore carrellato e che quindi verrà sospesa a partire dal prossimo lunedì 18 maggio.

A tale proposito, a causa delle limitazioni dovute all'emergenza sanitaria, Geofor specifica che sarà ammesso all’interno dei Centri di Raccolta solo l'autista del mezzo munito di tessera utente Tari, che dovrà effettuare i conferimenti da solo senza alcun supporto degli operatori Geofor e potrà entrare solo un utente per volta.

Per tale motivo, si fa appello alla responsabilità dei cittadini affinché chi non ha urgenza, perché magari ha un idoneo luogo per lo stoccaggio temporaneo dei materiali da conferire, si rechi subito nei primi giorni di apertura, attenda qualche giorno affinchè la situazione ai Centri di Raccolta si possa normalizzare, e ciò al fine di evitare possibili situazioni di affollamento che potrebbero disattendere le misure di distanziamento sociale previste dalle norme di contrasto al contagio da COVID-19 per la tutela della salute dei cittadini e degli operatori".

carlo.palotti