Geofor, il 21% dei lavoratori è assente
La percentuale è stata resa nota dalla stessa azienda nella lettera in cui risponde al sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio
Un lavoratore su 5 di Geofor non va al lavoro e questo comporta inevitabilmente ritardi non di poco conto, nella raccolta dei rifiuti, lo rivela Geofor nella lettera di risposta al sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio che alla vigilia di Pasqua si era lamentato del servizio effettuato.
Lo stesso primo cittadino termale rende nota, attraverso la proprio pagina facebook la lettera che Geofor ha indirizzato a lui nel giorno di Pasqua, commentando: «cari cittadini, anche il giorno di Pasqua dobbiamo occuparci di Geofor. Vi invito a leggere la lettera di risposta che l’azienda mi ha appena inviato, in modo che ognuno possa farsi una propria idea. Intanto, noto che il piano su cui pongono la questione riguarda esclusivamente la loro organizzazione interna, non il rispetto o meno degli impegni che si sono assunti e sui quali poggia l’intero servizio che paghiamo profumatamente».
«La mia diffida rimane dunque ancora lì, senza una vera risposta, prosegue Di Maio. Forse era semplicemente meglio rispondere che c’erano stati dei problemi organizzativi e che ci si scusava con i cittadini. Avrei preferito. Parlano, poi, di rispetto verso i lavoratori, proprio a noi che per primi abbiamo richiesto che sparissero le disuguaglianze contrattuali tra di loro, attraverso la reinternalizzazione. Siamo coscienti delle difficoltà che i lavoratori incontrano quotidianamente a causa delle lacune dei loro dirigenti: manca ancora personale e un’adeguata organizzazione. Per questo riconosciamo lo sforzo di responsabilità dei lavoratori e li ringraziamo. È chiaro quindi che le colpe dei disservizi risiedono altrove».
Di Maio continua e afferma: «secondo me non possiamo che prendere atto che i manager di Geofor non sanno cosa dire. E non solo. Hanno ammesso nero su bianco che non hanno svolto il loro lavoro. Di più: mi danno, ora, anche la possibile soluzione, cioè ritirare sfalci e potature insieme all'organico (che comporta, cito testualmente, "risparmio di tempo e personale"). Ma non capisco come mai non l'abbiano mai attuata».
«Il rapporto coi cittadini, mi trovo costretto a sottolinearlo, spetta solo al sindaco, incalza Di Maio. È il sindaco, e ovviamente la squadra che lavora insieme a lui, assessori inclusi, a dover rispondere dei disservizi di Geofor. Geofor doveva giustificare, sul piano dei rapporti con il Comune, perché non fa ciò per cui è pagata».
«Ma le nostre domande restano ancora una volta senza risposta. E non ho ingiuriato nessuno, ho effettuato solo i passi necessari per tutelare i cittadini e il servizio per cui pagano: se l'opinione dell'azienda in merito non dovesse essere la stessa, non avrei problemi a dar loro appuntamento in tribunale», conclude un Di Maio insoddisfatto della risposta ricevuta.