Gestione gatti randagi, il Comune lascia soli i volontari

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 3 Agosto 2020

L'Associazione "A code unite" che si occupa delle colonie feline a Pisa denuncia l'assenza totale del Comune che non garantisce più l'assistenza necessaria per poter gestire il fenomeno in città, nonostante, dicono, debbano garantire il servizio.

I volontari lasciati soli a se stessi
Nel territorio pisano il randagismo felino è ancora una piaga devastante. Ogni giorno riceviamo
segnalazioni di gattini chiusi in una busta, gattini sul ciglio di una strada, colonie mai censite che
straripano di cuccioli e gatte incinte, accumulatori di animali, gente che minaccia di avvelenarli
se non gli togli "il fastidio" dalla vista e ti dice che l'ha anche già fatto in passato...
E’ una situazione di fronte alla quale, da soli, non siamo più in grado di farcela anche perché,
alle già non poche difficoltà di gestione di questi casi, si somma il problema economico delle
sterilizzazioni: la ASL da ottobre non garantisce più la prestazione motivandolo col fatto che
l'anestetico utilizzato (lo Zoletil) è stato ritirato dal commercio e dall'Ufficio Ambiente del
Comune, a cui più volte ci siamo rivolti, non è mai arrivata risposta. Prima, per quanto non
fossero comunque sufficienti e in molti casi dovessimo comunque pagarle di tasca nostra, ne
venivano garantite almeno due a settimana presso il canile consortile.
L'assessore, in questi giorni, dice di aver fatto il suo dovere con la costituzione della figura del
Garante dei Diritti degli Animali e tanto a suo dire basterebbe per far diventare Pisa "città amica
degli animali". Ma anche da lui, sull'argomento sterilizzazioni ASL, nemmeno una parola. Non è
giusto che i cittadini debbano continuare a pagare per un servizio che non ricevono.
Bruna Moliterni
Associazione A Code Unite

redazione.cascinanotizie