Gioco del Ponte: chiusa l’importante fase di ascolto delle magistrature
Su indicazione dell’Assessore alle Tradizioni storiche Filippo Bedini, il Comandante Generale Roberto Tonini ha incontrato tutte le magistrature del Gioco del Ponte per un passaggio, ritenuto fondamentale, di ascolto delle istanze di chi anima e fa vivere il Gioco tutto l’anno. È stato un momento utile e apprezzato, col quale l’Amministrazione comunale ha voluto far sentire la propria vicinanza e attenzione.
Cresce l’attesa per la convocazione della prima seduta del Consiglio degli Anziani. A tal proposito l’assessore Bedini ha voluto sollecitare gli Enti preposti affinché provvedano quanto prima a comunicare la nomina del proprio rappresentante in seno al massimo organismo decisionale del Gioco: «Noi abbiamo richiesto i nomi oltre un mese fa a Università, Regione, Provincia e Soprintendenza, ma purtroppo stiamo ancora aspettando risposte ufficiali. Non potremo attendere molto oltre, anche se mi piacerebbe che alla prima convocazione il Consiglio fosse perfetto. Abbiamo una necessità stringente di riunirci: non siamo stati fermi in queste settimane, ma ora la palla deve passare agli Anziani. Il Consiglio, infatti, è da regolamento l’unico organo che ha autorità e autorevolezza per prendere le decisioni che urgono: la struttura more militari della nostra tradizione prevede regole ben precise che con disciplina devono essere osservate da tutti».
Con l’occasione Bedini ha anche voluto ringraziare il Comandante Generale «per il grande impegno col quale fin dal primo istante si è gettato nella nuova impegnativa sfida. Tonini (in città meglio conusciuto come Lillo) relazionerà gli esiti di queste audizioni in occasione della prima seduta del Consiglio degli Anziani. Quello che posso fin da adesso anticipare è il grande entusiasmo emerso da questi incontri. Ciò conferma una volta di più quanto radicato e sentito sia il Gioco del Ponte da chi lo vive quotidianamente: la sfida che ci attende – e che tutti insieme dobbiamo raccogliere e condividere - è quella di diffondere la cultura del Gioco e trasmettere a tutti i Pisani l’amore per la tradizione della “disfida” tra Tramontana e Mezzogiorno!».