Gioco del Ponte nel caos, edizione 2019 rischio cancellazione

Cronaca
PISA e Provincia
Lunedì, 18 Febbraio 2019

Gioco del Ponte, a rischio l’edizione 2019. In una lettera denunciate irregolarità nell’opera del consiglio degli Anziani

Il caos intorno al Gioco del Ponte aumenta giorno dopo giorno e ne mette seriamente a rischio lo svolgimento dell’edizione 2019, la prima organizzata dalla nuova amministrazione comunale a trazione leghista. La vicenda è nota. Tutto è iniziato con le nomine dei comandi delle due parti, sostanzialmente immutato quello di Tramontana, stravolto quello di Mezzogiorno, fra l’altro parte vincente dell’ultima edizione. Alle nomine sono succedute una serie di polemiche sfociate nella minaccia di un presidio sotto Palazzo Gambacorti, da parte di alcune squadre della parte australe.

Ad oggi, a quattro mesi dal Gioco del Ponte la situazione resta tesa e con tanti, troppi nodi ancora irrisolti, tanto che i consiglieri anziani Olivia Picchi e Luca Ravagni hanno ritenuto doveroso inviare una lettera all'Anziano Rettore e Sindaco di Pisa Michele Conti, all'Assessore alle Tradizioni Storiche Filippo Bedini , al Comandante Generale Roberto Tonini, al cancelliere Vito Ardito e a tutto il consiglio degli anziani nella quale si denunciano, come si può leggere fin dalle prime righe, tutta una serie di irregolarità perpetrate dal consiglio degli anziani fin dal suo insediamento.

Di seguito il testo integrale della lettera così come è giunta alla nostra redazione: con la presente siamo a denunciare una serie di irregolarità che si sono verificate dall'insediamo del Consiglio degli Anziani fino ad oggi e che chiediamo possano essere discusse nel prossimo consiglio di mercoledì 20 p.v. 

Siamo tutti a conoscenza, pur nella diversità, delle difficoltà riscontrate nelle Nobili Parti Mezzogiorno e Tramontana; nostro compito è quello prima di ogni altra cosa di favorire la risoluzione dei conflitti e dirimere i nodi con un atteggiamento improntato alla massima imparzialità per rispettare quello che l'art. 4 del Regolamento Generale elenca fra i nostri compiti “....alla tutela, alla salvaguardia ed alla valorizzazione del Gioco del Ponte in tutti i suoi aspetti storici e culturali”.

Suddividiamo per comodità di discussione le problematiche delle due Nobili Parti:

Nobile Parte di Mezzogiorno

E' sicuramente la Parte che sconta maggiori difficoltà. Dobbiamo ancora una volta sottolineare che azzerare il Comando della Parte (vincente oltretutto) senza motivazione reale alcuna non poteva che avere altra conseguenza. Ribadiamo ancora una volta che non ne capiamo le ragioni e lo facciamo perchè il messaggio che rischiamo di dare è quello di un Consiglio degli Anziani non imparziale, sospetto che lede la credibilità del massimo organo giurisdicente del Gioco.

Stante comunque il fatto che nell'ultimo Consiglio degli Anziani è stato deciso a maggioranza di continuare con questo Comando e di non procedere al commissariamento, dobbiamo, per dovere di trasparenza e correttezza verso il Consiglio degli Anziani, portare all'attenzione di tutti i membri del Consiglio, alcune irregolarità avvenute e riscontrate dallo stesso Cancelliere che la Consigliera Picchi ha prontamente avvertito. 

Con lettera del 11/02/2019 il Dirigente Bacciardi ha chiesto ai due Generali delle Nobili Parti di Mezzogiorno e Tramontana la consegna delle chiavi delle sedi delle Magistrature e delle palestre.

A fronte di questa lettera il Magistrato della Parte di Mezzogiorno ha incaricato due privati cittadini che si sono presentati ai due Comandi qualificandosi come nuovi Magistrati e chiedendo la restituzione delle chiavi.

Tale scelta ci costringe a sollevare una serie di problemi e a richiedere un intervento del Consiglio degli Anziani.

Non riteniamo che ci sia una malafede del Generale di Mezzogiorno ma sicuramente una leggerezza non trascurabile visto che nessuno per adesso ha avuto la nomina di Magistrato e quindi nessuno, se non il Generale stesso, aveva titolo di porre quella richiesta.

Se le chiavi fossero state consegnate alle due persone che ne hanno fatto richiesta e si fossero perse o fossero accaduti atti vandalici o di furti dalle palestre e dalle Magistrature a chi avremmo dovuto dare la colpa?

La mattina di sabato una Magistratura ha trovato il lucchetto della palestra cambiato, atto posto in essere sempre dalle stesse persone tutt'oggi semplici cittadini che si arrogano un'autorità che non hanno e che si sono giustificati affermando che fosse stato il Generale della Nobile Parte a dare tale disposizione. 

Atti di questo genere mettono in difficoltà l'autorevolezza dello stesso Consiglio e soprattutto dell'Anziano Rettore. 

Non possiamo poi nascondere il fatto che, stante i noti problemi a tutti, tale scelta non fa altro che avvalorare la tesi che ci sia una volontà divisoria e di scontro più che un atteggiamento atto a pacificare la Nobile Parte. Se lo scopo di tutti noi è quello di risolvere i conflitti ci sembra che l'atteggiamento del Comandante vada nella direzione opposta, con il rammarico che tale scelta penalizza prima di tutto la sua autorità e il lavoro che dovrà andare a svolgere. 

Sempre gli stessi privati cittadini hanno partecipato a riunioni nelle quali l'Assessore ha cercato una condivisione con le Magistrature per una possibile via di uscita; è ovvio che la presenza degli stessi, presentati dal Comandante di Parte come i futuri Magistrati non ha certamente contribuito a rasserenare gli animi. Sottolineiamo ancora una volta che ci sembra che non ci sia un lavoro di ricerca di unità ma piuttosto si persegue in continue provocazioni e spaccature. A questo aggiungiamo che si continua a conferire ruoli e autorità a chi non li ha, scegliendo di continuare in un atteggiamento che non rispetta il regolamento, il Consiglio degli Anziani e l'Anziano Rettore. 

Ad aggravare la situazione è che una di queste persone che si è presentato come nuovo Magistrato è una persona il Sig. (omiss), sulla quale questo Consiglio nell'ultima seduta si è espresso unanimemente contrario alla nomina. Questo rappresenta l'accadimento più grave di tutta la vicenda perchè sfiducia nei fatti tutto il Consiglio e la sua credibilità.  

Tutto questo non può essere giustificato dalle tensioni personali fra i protagonisti con richiami ad un uso improprio dei social network, sia perchè a chi riveste ruoli è richiesta un'autorevolezza adeguata e non una valutazione degli eventi spicciola e personale, sia perchè se scendessimo su questo piano troveremmo imputazioni e irregolarità per tutti i protagonisti delle diverse posizioni. 

Vorremmo poi capire come alle riunioni convocate dall'Assessore o dal Comandante Generale partecipino Consiglieri Anziani, su quale base regolamentare è prevista lo loro presenza e come vengono scelti dall'Assessore. 

A questa situazione se ne aggiunge un'altra che vorremmo portare all'attenzione del Consiglio. Sono state protocollate al Comune due lettere una della Magistratura dei Dragoni e una della Magistratura dei Leoni, rispettivamente protocollo n. 10335 del 30/01/2019 e  n. 10790 del 31/01/19. 

La lettera della Magistratura dei Leoni riporta le dimissioni del Magistrato Tommaso Conte con annessa proposta, a nome di tutta la Magistratura, del nome di Lorenzo Vannozzi come nuovo Magistrato. 

La lettera della Magistratura dei Dragoni, anche a nome del Magistrato uscente Michele Paradiso anch'esso dimissionario, porta la proposta, con firme annesse, del nome di Massimo Visciglio come nuovo Magistrato. 

Queste lettere, acquisite dalla Consigliera Picchi in veste di Consigliere Comunale, non sono mai state portare alla conoscenza del Consiglio degli Anziani fatto che apre ulteriori questioni.  

La prima è come sia giustificabile che né l'Anziano Rettore o l'Assessore Bedini, né il Comandante Generale e neppure quello della Nobile Parte abbiamo informato il Consiglio.

La seconda riguarda la legittimità delle proposte e della possibile ratifica delle cariche da parte dell'Anziano Rettore. 

L'art. 12 del Regolamento Generale recita “Il Magistrato è nominato dall'Anziano Rettore su proposta di associazioni presenti nel territorio della Magistratura o di cittadini singoli o raggruppati, che hanno la residenza e svolgono la propria attività nel territorio della Magistratura”. 

E' una disposizione regolamentare che sintetizza quello che è lo spirito del Gioco del Ponte: comunità radicate che vivono e amano il proprio quartiere, che sono presidi di socialità ed inclusione. E' logico e normale quindi che il Consiglio e l'Anziano Rettore ratifichino proposte che provengono dal basso, cioè da quella comunità che si sceglie legittimamente i propri rappresentanti.

Se il tutto si svolgesse con una gestione verticistica avrebbe altre letture e altro scopo e renderebbe anche inutile il ruolo del Consiglio degli Anziani stesso riducendo il tutto alla ricerca di altri equilibri.

Nobile Parte di Tramontana 

Essendo stato confermato lo stesso Comando era prevedibile che la gestione della fase di nuovo avvio della Parte avrebbe comportato minori problemi.

Come affermato nelle pagine precedenti, nel rispetto del regolamento, per le stesse considerazioni su esposte, riteniamo che non sia ignorabile la proposta del cambio di Magistrato per la Magistratura del Santa Maria supportata anch'essa dalle firme del quartiere, così come la richiesta di commissariamento della Magistratura Satiri, anch'essa chiesta dal Generale di Parte e dai componenti della stessa Magistratura.

Richiamiamo quindi ognuno di noi (noi compresi) a una ripresa del dialogo interno al Consiglio degli Anziani che sia ispirato al rispetto delle regole e della trasparenza oltre al rispetto dei ruoli che siamo chiamati a ricoprire. E' difficile pretendere il rispetto delle regole dagli altri se siamo prima di tutto noi stessi in seno al Consiglio a non rispettarle.

Riprendiamo le parole dell'Assessore Bedini che richiama tutti ad abbassare i toni e a lavorare per il bene del Gioco del Ponte. Il Gioco non è né del Sindaco, né dei Generali e neppure dei Magistrati o del Consiglio degli Anziani. Il Gioco è dei pisani e questo è un monito che non dobbiamo mai dimenticare.

massimo.corsini