Gioco del Ponte senza pace, San Marco azzerato e liste posticipate

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 21 Marzo 2019

Caos Gioco del Ponte, posticipata la data per la consegna delle liste provvisorie dei combattenti, con una decisione senza precedenti le altre magistrature hanno votato sul capitano del San Marco

Lo avevamo anticipato la settimana scorsa, adesso è ufficiale: Cristiano Scarpellini non guiderà il San Marco sul ponte per l’edizione 2019. Definito persona non gradita dai vertici della sua parte, Cristiano è un pezzo di storia del Gioco del Ponte che, è bene ricordare, non è solo una comparsata sui lungarni l’ultima domenica di giugno (sabato in epoca recente) e il combattimento sul ponte, ma è vivere il quartiere giorno per giorno e far vivere al quartiere lo spirito del Gioco del Ponte per 365 giorni all’anno.

E così San Marco era diventato celebre anche per la sua partnership con Toscana Aeroporti e il Pisa Sporting Club, con i quali era entrato dentro le scuole facendo conoscere ai più giovani tre eccellenze pisane in un colpo solo.

In una nota facilmente reperibile anche sui social network ed inviata dal comando di Mezzogiorno al Magistrato Cioli si legge. «Buongiorno. Nel rispetto di quanto stabilito nell’art 11 del Reg. Gen. e nell’art 5 del Reg. Tec., per non compromettere la ricostruenda credibilità ed armonia della parte che rappresento, di concerto con il Generale ed il Comando sono a confermarti la impossibilità di poter ratificare Cristiano Scarpellini nel ruolo di Capitano della Magistratura di San Marco per l’edizione 2019, e che in tale ruolo non sono graditi sia Rosellini che Passetti.

Ti sollecito quindi ad inoltrare alla mia attenzione entro e non oltre il 25 marzo 2019 altri due nominativi tra cui scegliere il definitivo candidato.

Rammaricato di averti dovuto confermare quanto sopra, conto sulla tua massima collaborazione e rispetto attuativo delle decisioni intraprese ricordandoti che tali obblighi sono impliciti del tuo ruolo».

Una nota che di fatto distrugge una Magistratura intera che ad oggi non esiste più, con i combattenti schierati al fianco del loro capitano, che non intendono salire sul ponte se non sarà lo stesso Scarpellini a guidarli. A rendere il tutto ancora più paradossale c’è stata la decisione, nel corso di una riunione, di mettere ai voti il nome di Cristiano Scarpellini come capitano del San Marco, una votazione unica nel suo genere perché gli elettori non erano espressione del quartiere, bensì i componenti delle altre magistrature, insomma si è chiesto a Delfini, Dragoni, Sant’Antonio, San Martino e Leoni se gradivano Scarpellini come capitano del San Marco.

Ed è lo stesso Scarpellini che con molta amarezza, ma anche con la serenità di chi ha sempre svolto il suo ruolo con impegno e passione che commenta: «Pensavo che le scelte le facessero il Luogotenente ed il generale e non che fossero soggette a votazione da parte delle altre magistrature. In 15 anni ho sempre collaborato con tutti, non ho mai chiesto un combattente a nessuno e quando mi è stato chiesto un sacrificio per la parte l’ho sempre fatto nell’interesse della parte stessa. Questi attacchi personali, colpiscono anche una Magistratura che ha sempre lavorato bene allacciando anche importanti relazioni sul territorio». Su questa ultima frase di Scarpellini giova precisare che la Magistratura di San Marco è l’unica in possesso di una ragione giuridica essendo costituita sotto forma di associazione.

Resta quindi una situazione paradossale che potrebbe ancora essere ricucita con un passo indietro da parte del comando, magari in nome della regolarità del gioco visto il poco tempo a disposizione. Tutta questa vicenda si poteva gestire con piglio meno autoritario non tanto nell’interesse della parte, quanto nell’interesse del gioco del ponte stesso, perché si può scegliere di farlo come si è visto negli ultimi tre – quattro anni, con grande partecipazione, alternanza di risultati (fondamentali in una manifestazione storica) equilibrio tecnico dovuto alla costanza degli uomini che mettono a disposizione il loro tempo libero; oppure si può fare come rischia di essere l’edizione 2019, con tre squadre che a 90 giorni dal Gioco del Ponte sono ancora da allestire. A dimostrare che tante magistrature sono ancora in alto mare è arrivato il posticipo della consegna delle liste provvisorie dei combattenti. Inizialmente previsto per il 1 marzo, adesso ci sarà tempo fino al 31 dello stesso mese per consegnare i nominativi dei combattenti con firme e fotocopie dei documenti. Sulla decisione di posticipare la scadenza c’è stata unanimità, perché anche a Tramontana la situazione dei Satiri e di Antonio Pucciarelli non è del tutto chiarita.

massimo.corsini