Giornata della memoria, la persecuzione degli ebrei a Cascina

Cultura
Cascina
Mercoledì, 27 Gennaio 2021

Il 5 settembre del 1938 furono firmate le vergognose “leggi razziali”, promulgate dal governo Mussolini e accettate senza discutere dal Re d’Italia Vittorio Emanuele III.

Una macchia nera nella storia del nostro paese che deve essere ricordata come momento unico, fortunatamente, e irripetibile.

Una memoria storica non è un ricordo sterile di ciò che è accaduto da imparare a memoria, ma un brivido freddo capace di farci aprire gli occhi e la mente su ciò che ci accade intorno affinché il passato non si ripeta.

A Cascina, come in tutta Italia, iniziarono le segnalazioni, i rastrellamenti, le deportazioni di tutti coloro che avevano origini ebraiche (le razze non esistono e non sono mai esistite).
Nell’Archivio Storico cascinese, pubblicate sulla pagina web degli “Archivi Pisani”, grazie al certosino lavoro svolto dall’archivista comunale Diego Sassetti, sono presenti alcuni importanti documenti a testimonianza di quella assurda persecuzione.
Dall’elenco, richiesto dal podestà, degli ebrei residenti a Cascina, alla lettera di richiesta di segnalazione di tutti gli ebrei cascinesi, sino alla richiesta di segnalare che ebreo stava svolgendo il servizio militare e quindi non era più “degno” di esserne parte.
 

luca.doni