Giornata di mobilitazione universitaria, occupato il rettorato dell'Università di Pisa

Politica
PISA e Provincia
Giovedì, 20 Marzo 2025

Un gesto di Assemblea Precaria e Movimento Studentesco giunto al termine di tre giorni di lezione in piazza contro i tagli al finanziamento dell'Università

Questo il comunicato integrale

Da mesi come Assemblea precaria e Movimento studentesco ci stiamo attivando contro i tagli al finanziamento dell’università, contro la precarietà e contro le ingerenze dell’industria bellica nella ricerca.
Dopo tre giorni di lezioni svolte in piazza, in occasione del 20 marzo, giornata di mobilitazione universitaria nazionale, abbiamo deciso di spostarci all'interno del rettorato dell’Università di Pisa. Infatti, la CRUI, tra i più convinti sostenitori della disastrosa riforma Bernini del pre-ruolo, ha organizzato in contemporanea alla nostra giornata di lotta un evento dal titolo "Università svelate".
A modo nostro, abbiamo deciso di aderire anche noi e lo faremo proprio dal rettorato, svelando cosa è davvero l'università italiana. Da un lato, c'è il suo volto pubblico rappresentato da una conferenza dei rettori che, di fronte al collasso dell'intero sistema universitario, si chiude in un'autoreferenzialità ipocrita; dall'altro, sotto questa maschera c'è l'università che viviamo tutti giorni fatta di precarietà, contratti annuali senza ferie o contributi, part-time involontari e sotto-inquadrati nei servizi, smantellamento del diritto allo studio, aumento delle tasse, ingresso delle industrie belliche negli atenei. In questo contesto, la ricerca è frammentata a causa della competizione e dei suoi sistemi di valutazione e l'università è diventata sempre più elitaria, sempre più un privilegio.
Inutile dire che questa tendenza la osserviamo da anni; ma oggi siamo di fronte a un punto di non ritorno che va a minare ciò che è rimasto dell'università pubblica. Per questo motivo, con l’azione di oggi vogliamo riprenderci l'università a partire dalle condizioni di chi realmente la tiene in piedi e dare il via alla costruzione di uno sciopero generale dell'università.
Non uno sciopero di categoria e corporativo, ma uno sciopero di tutte le componenti che, anche se con tempistiche e portata diverse, subiranno l’impatto dalla stagione di riforme aperta dalla ministra Bernini. Uno sciopero che riesca a coinvolgere tutte le università italiane e tutte le sue componenti: studenti, personale esternalizzato, precari della ricerca, personale tecnico amministrativo e docenti che incrocino le loro lotte per rafforzare a vicenda le proprie forme di protesta.
Oggi più che mai, c'è bisogno di una mobilitazione nazionale che si opponga al governo Meloni che sta disegnando questo piano di distruzione dell'università pubblica italiana.
Contro tagli, guerra e precarietà, blocchiamo l’università!

redazione.cascinanotizie