Giovani ricercatori, in arrivo bando da 4,7 milioni per assegni di ricerca
Dalla Toscana un'opportunità per integrare le conoscenze apprese in ambito accademico con competenze applicative. Gli assegni avranno durata di 24 mesi e importo annuo di 30mila euro lordi
In arrivo nuove opportunità per i giovani che vogliono seguire percorsi di alta formazione tramite la ricerca. La Giunta regionale ha infatti approvato le linee di indirizzo per il nuovo bando per assegni di ricerca con un budget complessivo di 4,7 milioni di euro.
Questa linea di intervento, realizzata attraverso progetti di ricerca condotti in collaborazione fra Università o Enti di ricerca da un lato e imprese, operatori della filiera culturale e creativa regionale e altri soggetti privati dall’altro, si inserisce anche all'interno di GiovaniSí, il programma regionale per l’autonomia dei giovani. Si offre così, a giovani studiosi e ricercatori laureati che non abbiano ancora compiuto il 36esimo anno d'età, l’opportunità di integrare le conoscenze apprese in ambito accademico con competenze applicative, promuovendo così la loro crescita professionale e la loro occupabilità.
Gli assegni di ricerca dovranno avere durata di 24 mesi e un importo annuo di 30mila euro lordi.
"Il nuovo bando assegni 2021 – commenta l’assessora regionale all'università e alla ricerca, Alessandra Nardini - è una grande opportunità per giovani ricercatrici e giovani ricercatori. Con questa misura, che prosegue una linea di intervento di successo già sperimentata dalla Regione Toscana negli anni passati, contiamo di finanziare oltre 100 assegni, di durata biennale, che consentiranno ai beneficiari di acquisire ulteriori competenze, spendibili professionalmente sia in ambito accademico sia, soprattutto, nelle imprese del nostro territorio”.
I 4,7 milioni di risorse messe a disposizione dalla Regione, provenienti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, saranno incrementate da un cofinanziamento minimo obbligatorio del 30% richiesto alle Università e agli Enti di ricerca beneficiari.
Uno stanziamento, questo, che va ad aggiungersi agli oltre 10 milioni di euro che, nell’ambito della programmazione europea FSE 2014-2020, hanno permesso di finanziare sin qui 320 assegni su 207 progetti di ricerca.
“Questo bando – prosegue l’assessora – mira inoltre a rafforzare le fondamenta della nostra struttura produttiva per uno sviluppo futuro sempre più orientato alla ricerca, all'innovazione e all'alta professionalità. Nelle economie moderne basate sulla conoscenza, a cui la Toscana appartiene, la principale risorsa per essere competitivi e innescare una crescita sostenibile è rappresentata dal capitale umano. Il bando assegni di ricerca mira ad inserire nelle aziende toscane, anche nelle PMI, risorse umane qualificate, accompagnate dai team di ricerca che nelle università e gli enti di ricerca seguiranno i progetti. Gli assegnisti saranno così un veicolo per trasferire alle nostre imprese, con progetti di piccola scala accessibili anche alle realtà più piccole, conoscenze, competenze, tecnologie e reti di relazioni fondamentali al rilancio delle capacità innovative e della competitività del nostro sistema produttivo. Ritengo fondamentale che la Regione investa nella formazione del capitale umano necessario, per competenze e conoscenze, a supportare lo sviluppo degli ambiti settoriali e tecnologici strategici".
Per accedere al bando i progetti dovranno vertere su tematiche coerenti con gli ambiti applicativi e le priorità tecnologiche previste dalla ‘Smart Specialization Regionale’ oppure su alcune tematiche specificamente indicate dal bando, per le quali sono state previste apposite riserve di risorse: intelligenza artificiale e Big Data, progettazione territoriale e rigenerazione urbana a base culturale, promozione della lettura;conservazione e valorizzazione di archivi fotografici.