Girone A e dintorni il punto sulla serie C
di Giuseppe Grigò
Appuntamento ricco di spunti quello odierno. Sono andati in archivio due turni dall’ultima volta in cui avevamo esaminato la situazione e la squadra del momento è sicuramente il Pisa, ma non è questa la sede in cui si parla dei nerazzurri. Il concetto però è stato rafforzato dal comportamento delle altre contendenti, visto che nessuno, a parte i nerazzurri, ha inanellato il sogno di ogni tifoso: il “filotto”.
La classifica dice e non dice, come vi ripeto dall’inizio ci vuole almeno un altro mese per dire come stanno le cose davvero, ma di sicuro i nerazzurri qualche gioia dagli altri campi l’hanno avuta.
In particolare nel turno domenicale la Pro Vercelli, che le proiezioni danno ancora al primo posto, ha impattato in casa con il Pontedera e visto che adesso la aspettano Piacenza e Pisa deve sudarsi questo titolo virtuale.
Ma la notizia più clamorosa è arrivata dal Mannucci di Pontedera, campo che ormai ospita chiunque, dove la Carrarese ha perso in modo clamoroso dall’Olbia in una gara scoppiettante. Se da un lato i marmiferi confermano di avere un attacco davvero fuori categoria, la retroguardia da segnali preoccupanti di cedimento e di estrema fragilità.
La Juventus U23 nella partita con il Siena conferma di essere una mina vagante sia all’interno del campionato che della singola partita, di contro la Robur conferma di non uscire dalla sindrome del pareggio, che non è proprio la via diretta per il paradiso.
Alla luce di tutto ciò in testa c’è il Piacenza, senz’altro compagine robusta e fisicamente temibile, seguita da un Arezzo che davvero sta stupendo tutti gli addetti ai lavori. Proprio gli amaranto ci fanno tornare in mente quel colpo di testa di Lisi a porta vuota contro gli aretini al 94° di Pisa-Arezzo, sarebbe stata un’altra storia.
Ma la storia la fanno i numeri e le classifiche, non i se i ma, pertanto mettetevi comodi che già questa sera, con i recuperi della prima giornata avremo altre utili indicazioni che sicuramente da un lato confermeranno alcune tendenze, e dall’altro ne smentiranno altre. E’ un film lunghissimo, e siamo solo alla scena iniziale, come nei film di 007. Alla Prossima