Giunta Conti orfana di Latrofa. Opposizioni all'arrembaggio. Nerini: "Attacchi scomposti"

Politica
PISA e Provincia
Giovedì, 17 Luglio 2025

Bagarre politica in città dopo le dimissioni del vicesindaco e assessore ai lavori pubblici di Fratelli d'Italia. I parlamentari PD: "Ha gettato la spugna". Frida Scarpa in corsa per la successione

Raffele Latrofa è atteso da un incarico importante, non appena sarà nominato presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale (► LEGGI ANCHE: Latrofa lascia la giunta comunale pisana).

Per questo motivo, nella giornata di mercoledì 16 luglio, ha rassegnato le proprie dimissioni da vicesindaco e assessore ai lavori pubblici della Giunta Conti e dal suo ruolo di prossimo candidato in pectore alla carica di sindaco, almeno per il centrodestra.

Al suo posto si fa già largo il nome dell'assessora allo sport Frida Scarpa, ma il giorno dopo le dimissioni di Latrofa, c'è ampio fermento in città, soprattutto tra i banchi dell'opposizione.

Per alcuni parlamentari del Partito Democratico, la decisione di Latrofa tradisce "la fiducia degli elettori", mentre per Paolo Martinelli de La città delle persone, le sue dimissioni "aprono uno scenario di incertezza e confermano i timori già espressi dal nostro gruppo: l'amministrazione Conti appare senza una chiara bussola e unità di intenti per il futuro della città"

Ha difesa di Raffaele Latrofa, giovedì 17 luglio, il capogruppo di Fratelli d'Italia Pisa, Maurizio Nerini.

 


Ha scritto Maurizio Nerini, capogruppo Fratelli d'Italia Pisa.

Gli attacchi scomposti in questi giorni da parte delle opposizioni sulle dimissioni di Raffaele Latrofa fanno capire tante cose.
La prima è il modo in cui si può fare politica sia di governo che di opposizione.
Chi lo dice ha avuto l'onore di avere il mandato degli elettori nelle due situazioni che sono completamente differenti tra di loro.
Riscontrabile in ogni atto, l'opposizione fatta dal centrodestra negli anni si è identificata sempre come propositiva, dando soluzioni che quelli bravi dicevano impossibili da compiere, ma che poi sono state realizzate.
Questo ha voluto anche dire prendere le difese di Filippeschi su vicende assurde perché “nostro sindaco” anche se non sostenuto, ha voluto dire non entrare nelle dinamiche che portarono Dario Danti nel febbraio 2015 a dimettersi perché in aperto contrasto con lo stesso Filippeschi sulle scelte per l'aeroporto pisano.
Con la vittoria del cdx nel 2018 e ancora di più con la riconferma di Conti nel 2023, abbiamo assistito ad un progressivo impoverimento dell'azione delle opposizioni con un appiattimento sulle posizioni dell'estrema sinistra di Auletta.
Grossa delusione da parte del PD pisano senza temi propri, che non ne sviluppava nemmeno uno in particolare, privo di qualsiasi umiltà politica di scendere a patti con il cdx per il bene della città.
In poche parole non hanno ancora imparato come si fa la sana opposizione, non vogliamo perdere tempo a spiegarlo dubitando che lo imparino mai.
Alle elezioni del 2023 si sono buttati tutti sul civismo di un Martinelli che ha ancora margini enormi di miglioramento solo per dimostrare che la fiducia in lui del csx fosse ben riposta.
Oggi con un PD pisano dilaniato da faide interne, clamorosamente commissariato dalla Schlein per le note e meno note vicende che sempre per stile non val la pena commentare, si accusa Latrofa di aver “gettato la spugna” e le parole arrivano addirittura da alcuni parlamentari dem.
Conoscendo Raffaele queste illazioni lo rafforzeranno nell'azione, ma andiamo ad analizzare quello che è stato messo in campo a Pisa. 
150 milioni di investimenti riconducibili alla sua azione, roba da primi della classe su PNRR su progettazione, realizzazione e controllo non sono sfuggite al governo nazionale che per la prima volta premia un pisano con un incarico così alto che potrà dare tanto per il futuro di Pisa.
Ma la cosa più importante che lascia Raffaele a chiunque lo sostituirà, senza poterlo eguagliare, è la costruzione di una squadra di dirigenti, tecnici, professionisti all'interno della struttura comunale che è il vero motore dell'azione e che certo non si ferma se lo dicono le opposizioni.
Opposizioni che al solito non hanno nemmeno la capacità di vedere quanto la città sia cambiata in meglio e la mole dei cantieri in atto che hanno cronoprogrami in ordine e scadenze nazionali ben determinate ad esempio da PNRR e PINQUA che porteranno alla Pisa del 2030 con una visione d'insieme che disturba non poco i sonni della sinistra.
Politicamente poi non credo proprio che l'attaccamento di Raffaele a Pisa ... e al Pisa lo faranno desistere dall'interessamento per la per la città anche per le sfide future politiche e elettorali, visto che ha dato disponibilità a Conti di continuare ad occuparsi prendendosene la responsabilità dello stadio fino alla famosa decisiva riunione in Prefettura di metà agosto.
Quindi un grosso in bocca al lupo per lui... sempre con stile.

 


Hanno scritto i parlamentari Pd Ylenia Zambito, Simona Bonafè e Marco Simiani.

“Le dimissioni del vicesindaco di Pisa testimoniano il caos tutto interno ad una destra che pensa soltanto agli incarichi senza alcun rispetto verso le comunità che governano.

Soltanto ieri in Commissione Trasporti della Camera Raffaele Latrofa rassicurava infatti sulla sua compatibilità di esponente nella giunta del capoluogo toscano, che riveste da anni, ed il nuovo ruolo di Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro-Settentrionale (l’ente gestisce gli scali di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta) dimenticando comunque come la distanza notevole tra le due città, la complessità delle diverse responsabilità e le problematiche contingenti e logistiche non fossero un impedimento già insormontabile al doppio incarico.

All’improvviso ha deciso però di dimettersi tradendo la fiducia degli elettori e creando, proprio per l’importanza delle deleghe assunte in particolar modo nei lavori pubblici e nella qualità urbana ed anche alla luce dei progetti del Pnrr non ancora conclusi, evidenti e inaspettati problemi alla città.

Pisa sta infatti vivendo una fase difficile a causa di continui problemi di sicurezza pubblica, aggravati dal degrado urbano ma invece di rispettare il mandato elettorale Raffaele Latrofa ha gettato la spugna”.

 


Ha scritto Paolo Martinelli, capogruppo de La città delle persone.

Le dimissioni del vicesindaco Latrofa, che dovrebbe essere nominato all'Autorità Portuale di Civitavecchia, aprono uno scenario di incertezza e confermano i timori già espressi dal nostro gruppo: l'amministrazione Conti appare senza una chiara bussola e unità di intenti per il futuro della città.

Ci chiediamo, oggi più che mai: l'amministrazione comunale di Pisa dove vuole andare? Qual è la rotta politica e amministrativa che intende perseguire?

Siamo preoccupati perché ci troviamo nel mezzo del guado su questioni cruciali, ne ricordo alcune:

  • Progetti PNRR per decine di milioni di euro con scadenze al 2026 che rischiano di rallentare. 
  • La caotica uscita dalla Società della Salute (SdS) senza una macrostruttura pronta, senza un modello chiaro di gestione monocomunale, senza proiezioni certe sulla sostenibilità del nuovo assetto e senza chiarezza per questi mesi di transizione alla luce dell'imminente liquidazione del Consorzio e dei contenziosi giudiziari aperti, rischiano di frammentare i servizi socio assistenziali e socio sanitari e mettere in difficoltà le persone piu fragili. 
  • Il progetto di conferimento di immobili strategici a Patrimonio Pisa Srl fermo agli annunci e ancora tutto da definire nella pratica, nei cronoproogrammi e nelle procedure.
  • Una città sempre più fragile sul fronte della sicurezza urbana e completamente esclusa da qualunque processo partecipativo
  • Una riorganizzazione dei vertici di Pisamo con nuove e future funzioni anche culturali e turistiche senza ancora le competenze sviluppate.
  • Delicati lavori di adeguamento dello Stadio in vista dell'imminente avvio di stagione in serie A. 

Questa crisi politica arriva in un momento in cui appare evidente che l'amministrazione sia più concentrata su equilibri politici e corse alle poltrone in vista delle elezioni regionali e delle amministrative del 2028 che sui reali problemi e bisogni di Pisa e dei suoi cittadini. La sospensione per due mesi del Consiglio Comunale, con la scusa delle "ferie estive", sembra ora chiaramente finalizzata a gestire questa delicata fase interna lontano dagli occhi delle minoranze e della cittadinanza.

Il nervosismo, che da settimane serpeggia tra le forze politiche di maggioranza impegnate ciascuna a rivendicare i propri meriti ed attribuirsi medaglie su proposte fatte, conferma l'instabilità interna: la ridistribuzione delle deleghe dell'ex vicesindaco rischia di diventare una partita a scacchi tra i partiti, con interventi continui sui giornali per rivendicare ruoli e meriti.

Come gruppo consiliare de "La città delle persone" chiediamo con forza che:

  • Il rimpasto della Giunta guardi esclusivamente alle competenze, mettendo da parte le spartizioni partitiche.
  • Il Sindaco Conti dia immediatamente un segnale chiaro di stabilità e trasparenza sul futuro dell'amministrazione, con risposte precise ai problemi reali della città.
  • Siano definiti tempi certi e cronoprogrammi concreti per portare a compimento tutti i dossier fondamentali che, a oggi, restano pericolosamente bloccati a metà strada. Si eviti questo stillicidio di improvvisazione dichiarando tempi chiari e monitorabili e non annunci col contagocce perché incalzato dalle minoranze.

Pisa non può permettersi ulteriori rallentamenti né nuove guerre politiche interne. 

È tempo di pensare alle persone, non alle poltrone.

 

 

 


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redazione.cascinanotizie