Green Pass? Si, grazie. La Stazione di Pisa supera l'esame della certificazione verde

Cronaca
PISA e Provincia
Mercoledì, 1 Settembre 2021

Nè "No-pass", nè viaggiatori infuriati, alla stazione di Pisa centrale il primo giorno del "certificato verde" supera l'esame a pieni voti

Due pattuglie, una dei Carabinieri e una della Polizia di Stato presidiano l’ingresso della stazione, ma militari ed agenti sono completamente inoperosi. Alla Stazione Centrale di Pisa di “no-pass” neanche l'ombra, in questo che si può definire il primo giorno dell’anno zero del nuovo modo di viaggiare. Dalla mezzanotte del primo settembre le regole sono chiare e ferree: senza Green Pass non si viaggia sui treni a lunga percorrenza, Le Frecce, Italo, gli Intercity ed il timore che questa giornata, che rappresenta un passo in avanti verso quella normalità che manca ormai dal marzo 2020, si potesse trasformare in caciara c’era anche a Pisa, nonostante nel deep web il popolo “taleba..no-pass” non avesse indicato la stazione della città della "Torre Pendente” fra quelle interessate dalle manifestazioni che nelle intenzioni avrebbero dovuto bloccare la circolazione ferroviaria. Qualche viaggiatore con il trolley, o con un semplice zaino si avvicina alle forze dell’ordine, domanda chiede chiarimenti, qualcuno sconsolato torna indietro, altri proseguono, alcuni con incredulità: non sempre il passaggio di una regione all’altra comporta la necessità della certificazione verde, negli interregionali per esempio non è richiesta e così ci sono viaggiatori che tirano un sospiro di sollievo potendo proseguire verso il binario.

Intorno alle 15 la prova del nove: sul marciapiede che separa i binari 4 e 5, in contemporanea arrivano un Intercity ed un Frecciabianca, uno va a Genova, l’altro a Salerno. In attesa tanti viaggiatori, ma anche tante donne e uomini di Trenitalia pronti a mettere in pratica quello per il quale da giorni si stanno preparando. Nell’attesa che i convogli facciano il loro ingresso in stazione un capotreno, con la qualifica di istruttore alle nuove procedure, ci spiega come questa sia per il momento una giornata tranquilla. Da questa mattina il controllo dei green pass avviene direttamente a terra, sui binari, qualche minuto prima che arrivi il treno, ma in caso di sovraffollamento il controllo può avvenire direttamente a bordo. Proprio a lui è capitato di dover far scendere un paio di viaggiatori che non avevano il Green Pass, è un dispiacere ma le disposizioni sono chiare e non si può transigere. Ci parla di viaggiatori molto collaborativi, che presentano la certificazione senza problemi, ma anche chi non ce l’ha e torna indietro senza fare troppe polemiche. Il nostro capotreno arriva dal Nord Italia e anche nelle stazioni toccate lungo il tragitto per il momento la situazione è tranquilla. Unica criticità sono in viaggiatori stranieri, in particolare quelli proveniente dagli Stati Uniti dove il Green Pass non è uno strumento previsto. In alternativa viene mostrato il certificato di avvenuta doppia vaccinazione e per il momento, in attesa di accordi bilaterali fra stati, viene accettato, ma, precisa il capotreno, solo ed esclusivamente per i cittadini stranieri non comunitari o provenienti da paesi che non hanno previsto la certificazione verde.

I controlli sono ancora un po’ farraginosi, ma è una situazione destinata a migliorare nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore, quando la formazione del personale sarà ultimata anche dalle prove sul campo. Ad una di questa assistiamo in presa diretta: arrivano i treni, a molti viaggiatori il green pass è già stato controllato sul marciapiede, quelli dell’ultimo tuffo, vengono fermati appena salite le scale del sottopassaggio, tutto si svolge con calma, tranquillità, con grande cortesia del personale Trenitalia e altrettanta disponibilità a collaborare dei passeggeri. I treni chiudono le porte, ripartono ognuno nella sua direzione, il capotreno che abbiamo seguito durante i controlli sorride soddisfatto: anche questa è andata, un passo in più verso l’abitudine ad un nuovo modo di lavorare e di relazionarsi con l’utenza. All’uscita della stazione le forze dell’ordine sono ancora li, a presidiare l’entrata, inoperosi. Bene così in un’area già martoriata dalla micro criminalità, non c’è bisogno che arrivino anche i "No-pass" ad alimentare caos e disagi.

massimo.corsini