"Greta Thunberg è una bufala mondiale", parola del professor Prodi

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 28 Novembre 2019

L'intervento ad Aula 40, dell'accademico, fisico e climatologo, ha destato stupore e forti critiche, tesi subito sconfessate, con dati certi, da parte del professor Antonello Provenzale (Fisico, Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, Pisa) e da Daniele Grifoni del Consorzio Lamma e ricercatore del CNR di Firenze

Mattinata all'insegna del clima e delle variazioni climatiche al centro delle contestazioni giovanili mondiali e dei Fridays For Future lanciati dalla svedese Greta Thunberg.

Durante la puntata di giovedì 28 novembre di Aula 40, la trasmissione nata dalla collaborazione tra Punto Radio e CNR di Pisa, condotta da Massimo Marini, in onda proprio dall'aula 40 del Cnr di Pisa, l'intervento telefonico del professore (fisico e climatologo) Franco Prodi dell'Università di Ferrara, ha scatenato la contestazione degli studiosi in studio.

Al centro del suo intervento, l'attacco alla teoria che imputa alle attività umane le ragioni dei gravi cambiamenti climati in atto. Ma anche la presa di distanza dai movimenti giovanili dei Fridays For Future (definiti una bufala mondiale) e dagli scienziati dell'Ipcc (Intergovernmental Panel On Climate Change), assoldati dai governi mondiali, a suo parere, per uno scopo preciso.

Qua di seguito la trascrizione della prima parte dell'intervento del professore Franco Prodi, più l'audio completo del suo intervento. Più sotto gli stralci degli interventi del professore Antonello Provenzale, del professore Renato Colucci di Daniele Grifoni. In calce all'articolo anche l'intervista a Daniele Grifoni del Consorzio Lamma e ricercatore del Cnr di Firenze.

CLICCA QUI E RIASCOLTA LA PUNTATA DI AULA 40

"Io nego - dice Franco Prodi in apertura d'intervento - che si possa dire con sicurezza scientifica, che la responsabilità dell'uomo sia del 95%. Questa affermazione, non ha un fondamento scientifico. Il problema è proprio questo. Non è possibile con la conoscenza attuale del sistema clima quantificare quant'è l'effetto antropico. Intanto sfatiamo l'idea che siamo solo due partiti (interni al dibattito scientifico sul clima ndr): negazionisti e catastrofisti. C'è un partito della scienza vera che dice, attenzione, non siamo come nella meteorologia dove abbiamo le cinque stazioni, qui siamo in un sistema fisico molto complesso, che non è ancora conosciuto completamente".

Per Franco Prodi il cambiamento climatico è sempre esistito. "Però - prosegue - alcune cose le sappiamo. Sappiamo che il cambiamento climatico è sempre esistito ed esiste. Il cambiamento è connaturato al clima per delle ragioni astrofisiche, il sole. Per delle ragioni astronomiche, Teoria di Milankovitc. Per l'effetto combinato gravitazionale di tutti i pianeti. Per gli effetti dell'involucro gassoso che circonda il pianeta terra, cioè l'atmosfera".

Difficile per Prodi poter prevedere il futuro del clima. "Ora noi sappiamo come queste siano le basi del sistema climatico, quindi abbiamo un flusso di fotoni solari in arrivo, fotoni terrestri che se ne vanno. Il clima è un sistema fisico che non può non dare dei cambiamenti climatici. E la situazione attuale della conoscenza non è tale da consentire le previsioni in senso scientifco, ma solo degli scenari".

La conclusione del professore Franco Prodi, quindi, va tutta in una direzione. "Se sono solo degli scenari, con questa petizione, abbiamo espresso una cautela sul fatto che non c'è un'emergenza, nel senso che viene impostata tutta sulla concentrazione di Co2. Abbiamo fortunatamente il tempo di riflettere e di migliorare le nostre conoscenze".

Il professore Antonello Provenzale sconfessa il professore Franco Prodi che confonde dati con modelli e/o scenari: "Dati e modelli spesso si confondono. Quando si dice che il cambiamento climatico è in atto, che c’è sempre stato certamente ma che in questo momento è particolarmente accelerato e una buona parte è dovuta ad emissione di C02 da parte umana, si parla di dati, misurati su tutto il pianeta, dati scientifici. Dopo di che quando facciamo previsioni usiamo dei modelli, qui si che entrano in gioco delle delicatezze, delle difficoltà di rappresentare dei fenomeni, per questo si fanno degli scenari e su questo è vero c’è molto da migliorare. Non si deve fare confusione, i dati ci sono, i modelli sono un’altra cosa."

A tale proposito è intervenuto anche il professore Renato Colucci, docente di glacologia che disarma con dati scientifici le parole del professore Prodi: "Allora, io mi diverto a venire in ufficio a cercare di inventarmi una balla più grande di quella del giorno prima. Cosa sta succedendo, è un qualcosa che è cominciato diverso tempo fa, ora se ne cominciano a veder ei risultati più eclatanti. Ad esempio la riduzione parossistica dei ghiacciai alpini, metri e metri di ghiaccio antico ogni estate, evidenze inoppugnabili. Basta confrontare le foto anche di solo cinque anni fa per vedere la riduzione. Il rischio è di avere tra alcuni decenni una catena alpina con ghiacciai che saranno solo un ricordo, resteranno poche tracce sul Monte Bianco o sul Monte Rosa e poco più."

E non poteva mancare la critica alle tesi "prodiane" di Daniele Grifoni del Consorzio Lamma: "Ovviamente come Consorzio Lamma ci rifacciamo ai dati e anche a livello locale c’è stato un aumento elevato delle temperature, in cinquant’anni due gradi in media in più, è un’enormità. Per dire significa un innalzamento dello zero termico di circa 300-400 metri, un aumento delle vacuo traspirazioni con impatti in ambiente agricolo e un riscaldamento nel periodo invernale che porta ulteriori danni all’agricoltura. E se non interveniamo a mitigare l’emissione del gas serra a fine secolo saremo su valori di tre quattro gradi in più con un impatto enorme sull’ambiente."
Insomma il professore Franco Prodi sembra non accettare dati scientifici certi sul ruolo soprattutto antropico nell'accelerazione dei cambiamenti climatici avvenuta nell'arco degli ultimi decenni, facendo ampia confusione, secondo gli scienziati presenti ad Aula 40, tra dati certi e modelli utili a delineare futuri scenari.

Sul movimento giovanile mondiale Fridays For Future lanciato da Greta Thunberg, il professore Franco Prodi è tranciante. "E' una bufala mondiale - spiega - perché bisogna stare attenti alla tutela dell'ambiente planetario. Il fatto di lanciare questo allarmismo basato sulla Co2, è non scientifico. Farebbero bene a studiare i giovani, a studiare di più, a studiare il ciclo cliamtico che è complesso. L'umanità sta andando dietro ai dettami dell'Ipcc (Intergovernmental Panel On Climate Change) e non è la strada della scienza. Quella del contatto fra i governi mondiali, le Nazioni Unite e diversi scienziati convocati per questo scopo".

redazione.cascinanotizie