Gucher passa al Pordenone, Pisa saluta il capitano della promozione

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PISA e Provincia
Lunedì, 30 Gennaio 2023

Il capitano dei record, l’eroe di Trieste lascia la maglia nerazzurra dopo cinque stagioni e mezzo

Robert Gucher passa al Pordenone, la notizia era nell’aria da qualche giorno, ma nella mattina di questo lunedì ha assunto i crismi dell’ufficialità dopo che l’autorevole sito Gianlucadimarzio.it ha dato conto della firma del giocatore per i “ramarri”.

Salutare Robert Gucher non è semplice, capitano di lungo corso, ha fatto la storia del Pisa della gestione Corrado, ha vissuto momenti intensi, alcuni, pochi, nel male altri, moltissimi, nel bene. Gucher lascia Pisa e lo fa portandosi dietro qualche primato che un domani potrà certamente essere battuto, i record si sa, sono fatti proprio per essere superati, ma che restano e resteranno nella storia ultracentenaria dello Sporting Club.

Robert Gucher ad oggi è lo straniero con il maggior numero di presenze in maglia nerazzurra 184 presenze fatte di 13 reti e 24 assist; è il capitano dello spareggio di Trieste, quello che mise il punto esclamativo alla promozione dei nerazzurri assistito da Verna e poi corse all’impazzata verso il muro di tifosi nerazzurri, travolto dall’abbraccio dei compagni e di una città, anzi di una provincia intera, Robert Gucher è l’ultimo giocatore quindi ad aver segnato con la maglia del Pisa in serie C, e questo primato speriamo che nessuno glielo tolga nei secoli a venire, ma è anche colui che ha segnato il primo goal del ritorno in serie B, che ha spazzato via l’errore dal dischetto al 94’ di Marconi contro il Benevento e trovato la punizione vincente sette giorni dopo sul campo di Castellammare di Stabia, dando il la al 2-0 finale.

Robert Gucher con la maglia nerazzurra lascia il ricordo di un capitano attaccato ai colori sul campo, alzi la mano chi non ricorda il derby con il Livorno ed il “saluto” al portiere Mazzoni, ma lascia soprattutto il ricordo di un ragazzo straordinario anche fuori dal rettangolo di gioco, quando le cose non andavano per il verso giusto, e la prima stagione è capitato spesso, nelle interviste post partita veniva Gucher a metterci la faccia per tutti, anche quando la fascia di capitano era sul braccio di qualcun altro. Fu lui a spiegarci perché non riuscimmo a battere il Parto a Pontedera (partita nella quale segnò la rete del pareggio),  mancando l’ennesima occasione per agganciare il treno del primo posto, fu sempre lui a raccontarci come era potuta accadere una debacle clamorosa come quella di Carrara, e li con la tranquillità che lo ha sempre contraddistinto, fra le righe ci disse che da quell’incidente di percorso sarebbe nato qualcosa di grande, e così fu. Un capopopolo che non ha mai avuto bisogno di gesti eclatanti, di urla e grida, bastavano poche parole in quella che non è la sua madre lingua, ma che padroneggia come se lo fosse, il discorso sul palco della piazza centrale di Rovetta, all’inizio della scorsa stagione è stato il goal più bello: iniziato con il giusto saluto ai compagni partiti per altri lidi e terminato con una dichiarazione d’amore verso la squadra e la città, che suonava come una dichiarazione di guerra verso il campionato e le altre 19 avversarie. C’è mancato poco ad essere il capitano delle due promozioni, ma quando arriverà il momento, ci sarà molto di Robert Gucher, anche se il numero 27 sarà su una maglia dai colori diversi. Buona Fortuna Robert.

massimo.corsini