Halloween, la festa più paurosa dell'anno finisce in polemica
Il Comune di Cascina decide di non scommettere su un evento che funzionava
Quest'anno a Cascina non sarà il solito Halloween, quello che ci eravamo abituati ad apprezzare, con tanto di eventi e bambini in festa in Corso Matteotti. Quello, per intenderci, organizzato dalla Pro Loco e che negli ultimi anni era riuscito a portare in strada migliaia di famiglie.
Domenica 31 ottobre, la festa più paurosa dell'anno, avrà il suo epicentro lungo la Stradina dei Bambini e sarà organizzata dalla Polisportiva Arcieri Cascinesi, con il patrocinio del Comune di Cascina ed il supporto di altre associazioni sportive e non del territorio (inizio degli eventi dalle 17.30).
Il cambio di amministrazione, quindi, oltre a portare in dote un nuovo colore politico, ha dato a Cascina anche un nuovo Halloween, ma questo non senza polemiche.
Da qualche ora, infatti, con l'annuncio ufficiale da parte della Pro Loco dell'annullamento della manifestazione organizzata negli ultimi anni, in Rete si sono susseguiti attacchi e prese di posizione.
La Pro Loco di Cascina con un post aveva così spiegato i motivi della decisione.
"La Pro Loco di Cascina comunica alla cittadinanza che, purtroppo, quest' anno non sarà possibile organizzare l'ormai tradizionale evento di Halloween, che negli ultimi anni ha raccolto notevole interesse e partecipazione di pubblico. Ciò è dovuto sia alla carenza di fondi disponibili dovuta alla contingenza economica del Paese, sia per la situazione sanitaria legata alla pandemia da Covid 19, che impone ancora cautela particolare quando si prevedono grandi assembramenti, onde evitare il riaccendersi di focolai epidemici.
Cascina negli ultimi anni è diventata un polo di attrazione in occasione di varie festività, soprattutto quelle di Halloween, Natale, Befana e Carnevale, per la capacità organizzativa che ha saputo dimostrare, anche col contributo delle Forze Armate e dei Vigili del Fuoco, e con eventi spettacolari che hanno avuto risonanza anche al di fuori della nostra provincia.
Ci dispiace quindi particolarmente non poter realizzare anche quest' anno quanto già programmato.
Ci auguriamo che quanto prima la situazione sanitaria consenta di tornare a godere di queste piccole ma grandi iniziative che allietano soprattutto i bambini e rappresentano anche un importante volano economico per la nostra città".
Tra le righe si possono trarre anche i motivi della polemica scatenata da alcuni.
Di sicuro, l'organizzazione della festa messa in programma dalla Pro Loco di Cascina necessitava di fondi. Circa 5 mila euro, soldi necessari ad approntare alcune strutture mobili, pagare gli artisti e le maestranze chiamate in strada a vestire e truccare i bambini in festa. Contributo che l'amministrazione comunale non ha sovvenzionato, a differenza degli scorsi anni, preferendo spendere in altro.
A Cascina, comunque, c'è bisogno di rianimare Corso Matteotti e l'avere deciso di non scommettere su un evento che funzionava lascia qualche rammarico.