I capricci del Re detronizzato e l'incertezza sulle ripescate bloccano il mercato del Pisa

Sport
Mercoledì, 1 Agosto 2018

Mancano 24 giorni alla chiusura del calciomercato di Serie C, lo stop alle trattative quest’anno arriverà con una settimana di anticipo rispetto al passato e si diversificherà rispetto a quello di Serie A e B che invece chiuderà i battenti il 17 agosto.

Ed è proprio questa discrepanza, unita all’incertezza che regna in tema di fallimenti e ripescaggi, la causa dell’immobilismo che regna il molte società. Tutti sembrano aspettare il momento buono per trovare il giocatore giusto al prezzo giusto (meglio se è zero), momento buono che potrebbe essere quando verranno ufficializzate, dopo la selva di ricorsi, le società fuori dal calcio professionistico e quindi svincolati un centinaio (minimo) di giocatori. Ma non solo, perché quella settimana che separa la chiusura del mercato di Serie A e B e quello di Serie C, potrebbe essere una settimana molto intensa con parecchi giocatori dalle grandi ambizioni che si ritroveranno senza un posto in cadetteria e quindi potranno scendere a più miti pretese per accettare contratti in terza serie.

Non stupisce più di tanto quindi che anche il calciomercato del Pisa non mostri quei picchi che ci si sarebbe aspettati alla vigilia dell’estate. Al netto dell’affare Moscardelli, più che movimenti, sussulti, ma del resto la società nerazzurra, più di ogni altra, subisce questo calciomercato. Sono molti i giocatori che ambiscono alla Serie B, così come quelli con contratti importanti, primo su tutti Luca Verna, il giocatore punta ad un posto in cadetteria, per lui è già pronta una maglia nello spogliatoio del Novara, ma occorre in primis la certezza del ripescaggio per i piemontesi che se da una parte possono essere ottimisti guardando la graduatoria, dall’altra sono in ansia per il ricorso presentato dalla FIGC contro la sentenza che rendeva “ripescabili” anche le società che in passato hanno subito penalizzazioni.

Anche Gucher è in odore di serie B, ma il giocatore punta una squadra che possa regalargli un campionato importante, se non si presenterà, potrebbe vestire nuovamente la maglia nerazzurra numero 27 anche nella prossima stagione. Il caso più spinoso, inutile girarci troppo intorno, è quello che riguarda Umberto Eusepi: il giocatore non rientra più nei piani della società, il suo tempo a Pisa, volente o nolente, è finito, con buona pace delle nostalgiche e dei nostalgici dell’ormai spodestato Re. A 29 anni, un calciatore, che certo fa bene a tenere d’occhio il conto in banca, dovrebbe mostrare anche ambizione personale, restare in un club da fuori rosa per semplice ripicca non sembra una mossa molto felice a questo punto della carriera, tanto più che arriva da un giocatore che nelle ultime tre stagioni ha segnato la miseria di 18 reti (3 su rigore) in 86 partite (un goal ogni 5 partite). L’augurio è che venga ben consigliato dal suo entourage e la situazione si possa così sbloccare.

Restando nel reparto offensivo da valutare anche le posizioni di Masucci e Negro. Per il primo la possibilità di salire in B è piuttosto concreta, mentre il secondo potrebbe avere mercato in serie C ma non alle cifre che guadagna adesso a Pisa.

Anche Ingrosso è uno di quei giocatori che potrebbe finire nel mirino di formazioni di Serie B una volta che il quadro delle partecipanti verrà delineato. Qui la situazione è assai più delicata vista la carenza di difensori nella rosa del Pisa, ma anche in questo caso di fronte ad un salto di categoria il club non si metterebbe di traverso rispetto alla volontà del giocatore.

Ci sono poi i giovani sui quali la società deve fare una attenta riflessione: Cernigoi, Cuppone, Favale, solo per citarne alcuni. Gli ultimi due nei giorni scorsi sono stati accostati alla Lucchese, a prescindere quindi da come andrà questa trattativa significa che la società intende mandarli a giocare con più continuità. Infine c’è da sfoltire il reparto portieri: Reinholds è desaparecido, Voltolini e Cardelli in partenza, Petkvovic, fuori dalle ultime due liste dei convocati. Resta il solo Campani autore di un’ottima prestazione sia con la Cremonese a Storo, che contro la Triestina in Coppa. Il titolare designato sembra essere l’ex Pro Piacenza Gori, ma essendo il cartellino di proprietà del Bari, c’è da attendere lo svincolo ufficiale, un’operazione che ricorda quella dello scorso anno con Di Quinzio che arrivò in nerazzurro dopo la cancellazione del Como.

Gori ma non solo, altri arrivi sono pronti in casa nerazzurra, primo fra tutti quello di Marconi. L’ex Alessandria è l’attaccante designato a giocare al fianco di Moscardelli e questo potrebbe chiudere una volta per tutte le porte a Caturano, tormentone di ogni sessione di mercato. In casa nerazzurra poi si cercano dei difensori. Fabrizio Brignani dal Bologna, Fabrizio Buschiazzo, doppio passaporto italiano e Uruguaiano, ex Matera ma di proprietà del Penarol, squadra dove è finito a giocare l’ex nerazzurro Lores Varela. A centrocampo potrebbe arrivare Matteo Calamai, centrocampista fresco di promozione in serie B con la maglia del Cosenza. Tutte trattative che il DS Gemmi sta portando a compimento, ma che troveranno realizzazione non appena si sfoltirà la rosa oggi fin troppo numerosa e mal equilibrata.

Difficile pensare che in vista della trasferta di Coppa Italia a Cremona il Pisa si possa presentare con qualche novità, più probabile che le acque si possano smuovere la settimana successiva quando gli organici dei campionati saranno definiti, forse!

foto di Gabriele Masotti (Carrarese-Pisa 2-3, il secondo goal di Eusepi)

massimo.corsini