I Cobas e la situazione della Polizia Municipale a Cascina
I Cobas mettono in evidenza, in un comunicato stampa che pubblichiamo, la situazione della Polizia Municipale di Cascina
La polizia municipale di Cascina torna agli onori della cronaca
Intanto sui dati.
L’organico, da sempre ridotto rispetto alle ipotesi nazionali (rapporto 1/1000 sulla popolazione) conta oggi 25 unità oltre al Comandante quindi circa la metà di quanto auspicabile per una realtà di 46000 abitanti.
Il 50% dell’organico è over 50 con vari ultra sessantenni, nell’altra metà dei dipendenti ci sono lavoratori fragili e con prescrizioni che ne limitano l’impiego all’esterno.
Lo scorso anno, nonostante la pandemia ed il territorio in zona rossa, non si sono assunti, come negli anni precedenti, i due agenti a tempo determinato per il periodo estivo.
In circa un anno (pensioni e trasferimenti) si sono perse 4 unità, l’unico amministrativo presente terminerà con il 31 marzo e, plausibilmente si perderà un’ulteriore risorsa con l’uscita del dott. Migliorini, ex comandante, vincitore di concorso esterno a Genova e di selezione per mobilità a San Giuliano Terme che, si avvia, con i nostri migliori auguri, verso un futuro più roseo in altre realtà locali.
Dall’ultimo Comandante a nomina (Bulleri in pensione dal luglio 2012) alla guida della polizia municipale si sono susseguiti, con riproposizioni e reggenze 13 diversi incarichi.
In neanche 9 anni si sono avvicendati alla guida della polizia municipale Comandanti con incarico di 2 giorni a settimana (Messerini), con incarichi condivisi con altre strutture (Serafini e Maritan), Segretari Generali, Dirigenti amministrativi e dipendenti amministrativi.
Il comune di Cascina ha proposto negli anni per la guida di un settore fondamentale per l’Amministrazione le forme più colorite e stravaganti ignorando le più naturali regole organizzative e anche le normative di funzionamentoi tanto da essere condannato a corposi (80000 euro) risarcimenti imposti dalla giustizia del lavoro. Parliamo di soldi che avrebbero potuto essere utilizzati per accrescere i servizi alla cittadinanza....
In questo contesto, il concorso per l’assunzione di nuovi agenti è fermo e l’attuale Comandante ha l’incarico in scadenza il 30 di aprile con meno di 2 mesi di mandato senza alcuna certezza per il futuro.
Un futuro molto incerto quello dei lega tutti i vari Comandanti della polizia municipale di Cascina che purtroppo incide in modo negativo su ogni reale possibilità di ottimizzare le evidenti limitate risorse disponibili con indiscutibili ripercussioni sui servizi sul territorio in danno ai cittadini cascinesi.
Da lavoratori sinceramente non troviamo motivazioni oggettive per cui non si assumano nuovi agenti e non si possa dare un mandato di lungo respiro scegliendo il Comandante della polizia municipale.
Non è nelle nostre corde fare congetture o analizzarne motivi diversi da quelli oggettivamente argomentabili che possano inibire queste logiche scelte per l’Amministrazione comunale e, per questo ci rifacciamo all’analisi di altri.
Di particolare rilevanza a riguardo l’intervento dell’ex Segretario Generale dott. Nobile fino a pochi giorni fa al servizio del comune di Cascina che ha lasciato ai posteri una sua attenta ed accurata valutazione sull’Ente dalla quale prendiamo spunto.
Passato sotto traccia sui social ed inspiegabilmente ignorato dalla stampa, il resoconto del Segretario Generale è tanto impietoso quanto chiaro e preciso: a Cascina non si cercano figure con profili professionali rilevanti ma semplici esecutori materiali di indirizzi politici.
Dalle parole del Segretario Generale sembra quindi che non ci sia una reale volontà di affidarsi a figure di livello ma a semplici traduttori di volontà politica per le figure apicali della macchina comunale a discapito della qualità delle azioni.
Oggettivamente ormai dal 2014 il comune di Cascina ha rinunciato alle figure dirigenziali affidando (con incarichi a tempo a propri dipendenti) la direzione dei vari settori.
La macchina comunale è da anni guidata da Posizioni Organizzative Autonome (POA), figure sconosciute al panorama normativo che definisce le figure professionali delle strutture pubbliche, realtà prive di qualifica dirigenziale elevate al massimo livello previsto per la direzione delle 5 macrostrutture presenti tra cui la polizia municipale.
Solo in questo contesto, accettabile normativamente solo per i piccoli comuni sotto i 5000 abitanti e sinceramente assurdo per la realtà cascinese, non può stupire l' inspiegabile assenza di prospettiva, la cronica mancanza di programmazione e, l' inesistenza di idee e soluzioni per la polizia municipale.
L’attuale compagine giallo rossa allargata a liste locali è in sella da un semestre ma non sembra discostarsi di molto da chi l’ha preceduta .
Ad oggi, a parte il Segretario Generale, nessuna sostituzione ai vertici dei vari settori a parte l'ascesa a POA di un dipendente (ancora!) per la indifferibile sostituzione di una figura esterna assunta con il mandato del precedente Sindaco.
Stupisce che si perseveri nel portare alla ribalta della cronaca solamente la realtà della polizia municipale trascurando che il problema della gestione della struttura comunale non è circoscritto ad un settore ma riguarda l’intera macchina organizzativa e di questo non si parla mai.
La stampa locale (vedi silenzio sulle dichiarazioni dell'ex Segretario Generale) evita di addentrarsi in analisi più ampie e complicate, senza cedere a congetture ormai, da anni , l' ex città del mobile è diventata, e i motivi li lasciamo analizzare a chi ha avrà la voglia di farlo , la città dell’ IMMOBILE !