I Comitati cittadini chiedono l'estensione delle ordinanze anti rumore

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 2 Giugno 2022

Le ordinanze antirumore e antialcol devono diventare permanenti - Steward a carico degli esercenti – No alla proroga dell’occupazione gratuita di suolo pubblico

Il Coordinamento dei comitati cittadini di Pisa chiede che le recenti ordinanze temporanee sul divieto di emissioni sonore (tipo casse acustiche) non autorizzate in aree pubbliche o esposte al pubblico del centro storico e quelle antialcool e antidegrado in scadenza vengano organicamente inserite nei regolamenti comunali.
«I positivi risultati ottenuti dalle Forze dell’ordine e in primis dalla Polizia municipale, contro chi utilizza questi strumenti lesivi della quiete pubblica, confermano la necessità che queste misure diventino definitive e permanenti – spiegano dal coordinamento dei comitati cittadini -. Dopo anni di denunce e segnalazioni dei cittadini si è arrivati a questo importante significativo provvedimento da parte dell'Amministrazione Comunale, seppur a tempo fino al 31 Ottobre (mentre quello antialcol è già scaduto). Paradossalmente le chiusure dovute alla pandemia hanno reso molto più evidenti in tutta Italia gli effetti devastanti di un certo tipo di movida sulla salute dei residenti per il disturbo del riposo dovuto all'inquinamento acustico e i danni derivanti dall'abuso di alcool e droghe specialmente sui giovani, con i conseguenti fenomeni di degrado e illegalità».

«In qualche modo si inizia a pensare, seppure con gli strumenti amministrativi che ha a disposizione un Comune, che chi disturba il riposo notturno commette un reato o quantomeno è sanzionabile per tale condotta – continuano dal coordinamento -. A Pisa negli ultimi mesi molti esposti di cittadini sono stati fatti soprattutto dai residenti in Piazza Vettovaglie, Piazza Dante e dintorni e l'ordinanza è stata spinta anche da questi ultimi episodi. Per i locali invece, poiché la sanzione non è molto rilevante, resta da capire se gli apparati acustici vengano  sequestrati anche a loro. Apprezziamo l’intento  dell'ordinanza che sarebbe soprattutto quella di scoraggiare a locali chiusi il prosieguo di musica e conseguente rumore antropico nelle vie e nelle piazze, rumore che disturba il riposo dei residenti. Riteniamo quindi utile l’impiego degli Steward (Personale addetto alla clientela) ma non a carico del Comune (e quindi della collettività), bensì degli esercizi commerciali, che hanno la responsabilità per omesso controllo sul comportamento dei propri utenti. Come avviene in altre città italiane colpite dallo stesso fenomeno (vedi Firenze)».

«Sarebbe - prosegue la nota firmata dal coordinamento - a nostro parere importante, invece, che questo tipo di provvedimenti diventassero organici nel Regolamento di Polizia Urbana e/o nel Regolamento delle Attività Economiche e del Settore Alimentare del centro storico. Infine, occorre porre un limite all’occupazione gratuita del suolo pubblico, di recente estesa fino a 31 dicembre 2022, che comporta una invasione illegittima di spazi riservati alla libera circolazione di mezzi e di persone, con riduzione delle aree di parcheggio e con la deturpazione di beni culturali, motivati da un danno economico dei commercianti per effetto della pandemia (e della guerra) che in realtà ha colpito tutti i cittadini che continuano a pagare importi inalterati di sosta, mentre gli spazi disponibili, già carenti, sono notevolmente diminuiti. Sono inoltre documentati casi di occupazione fittizia, in quanto presidiati da piante o altro ma mai utilizzati dall’esercente sin dal principio; si chiedono controlli serrati per porre termine a questi soprusi indegni .Come in molte città italiane – è la conclusione - il suolo pubblico deve essere un’entrata per un’Amministrazione comunale efficiente, che altrimenti potrebbe essere perseguita per danno erariale».

redazione.cascinanotizie