I conti sbagliati di Nannipieri.

Cronaca
Cascina
Mercoledì, 12 Ottobre 2016

Durante il lunghissimo consiglio comunale di ieri, 11 ottobre 2016, sono stati moltissimi i punti all’ordine del giorno dibattuti. Forse anche troppi e viene da chiedersi realmente se ha davvero senso un consiglio comunale di quasi 10 ore.

Oltre ai numerosissimi obiettivi che la Giunta Ceccardi ha inserito nelle linee programmatiche da attuare per il quinquennio 2016-2021, si è tornati, con un’interrogazione di Francesco Bertelli in quota PD (l’unico esponente, mi sia consentito di dirlo, del Partito Democratico presente ieri che abbia fatto seriamente opposizione), sul reale costo e sul mancato incasso da parte della fondazione Sipario Toscana onlus dello spettacolo di Marco Travaglio “perché no”, tenutosi in Piazza dei Caduti a Cascina l’8 settembre scorso. L’Assessore Luca Nannipieri ha controbattuto dicendo che il costo finale è stato di 3000 euro per lo spettacolo (Il costo iniziale era di 7000 euro, ma il giornalista del Fatto Quotidiano aveva ridotto di 4000 euro in quanto ad ingresso libero), più 800 euro di spese collaterali. Dunque, ha continuato l’Assessore, se avessero deciso di far pagare il prezzo, non ci sarebbe stato alcun margine e quindi, approfittando dell’”inizio simbolico” della nuova stagione 2016/2017 (ad oggi, ancora, nessun cartellone serale è stato presentato), hanno preferito aprire lo spettacolo alla cittadinanza.

Bertelli non si è dichiarato soddisfatto e non ha tutti i torti, in quanto, dando uno sguardo ai prezzi degli spettacoli precedenti di Travaglio presso la Città del Teatro nei mesi e negli anni passati, si vede che il prezzo medio di un biglietto era intorno ai 15 euro, considerando, nella media, riduzioni e agevolazioni agli aventi diritto. Ora, poiché l’affluenza è stata di circa 700 persone, ( in pratica un tutto esaurito) se avessero pagato il biglietto di 15 euro, arriveremmo ad una somma di 10'500 euro, per un utile che, anche se non ampio, rimane comunque incasso. Con la scelta dell’Assessore c’è stata solamente una spesa di 3800 euro. Ma al di là del dibattito politico o della polemica, ci chiediamo, fra un utile e una spesa piena, date le condizioni del teatro su cui molti insistono essere disastrose, non sarebbe stata più saggia la prima opzione, visto che comunque il prezzo pieno delle spettacolo era decisamente sostenibile?

jacopo.artigiani