I Paperini ed i Paperoni delle pensioni in Italia
Dalle pensioni da sopravvivenza agli assegni d’élite: viaggio tra le disuguaglianze previdenziali da Pisa al resto d’Italia
Chi sono i veri "Paperoni" delle pensioni italiane? E dove vivono i "Paperini", coloro che ricevono assegni ben lontani da garantire una vecchiaia serena?
Un'analisi delle pensioni per classi d’importo, con un focus su Pisa, la Toscana e l’Italia intera, offre uno spaccato sorprendente - e in parte preoccupante - del nostro sistema previdenziale.
In Italia, nel 2025, oltre 3,65 milioni di pensioni rientrano nella fascia sotto i 500 euro mensili. Un dato che fa riflettere: oltre un quinto, 20,34%, delle pensioni erogate rientra in un importo insufficiente a coprire il minimo vitale.
A Pisa, il 17,91% delle pensioni rientra nella fascia 0-499 €, un dato inferiore alla media nazionale, 20,34%, ma comunque significativo. In Toscana, questa percentuale scende ulteriormente al 17,73%.
Una larga parte delle pensioni italiane si concentra nella fascia 500-999 euro, considerata ormai la "terra di mezzo" del sistema. A Pisa, oltre 52.100 pensioni ricadono in questa fascia, con un importo medio che si aggira attorno ai 666 euro. Anche in Toscana questa classe rappresenta la fetta più ampia, con numeri simili a quelli nazionali.
E i veri “Paperoni”? Le pensioni superiori ai 3.500 euro rappresentano una minoranza: a livello nazionale, solo il 2,44% degli assegni raggiunge o supera questa soglia. In Toscana siamo intorno allo stesso valore, 2,43%, mentre a Pisa la percentuale è leggermente più bassa: 2,01%. In termini assoluti, sono poco meno di 28.000 pensioni in tutta la regione.
Numeri che confermano quanto le pensioni d’oro siano più eccezione che regola, nonostante il dibattito politico spesso le collochi sotto i riflettori.
Pisa si posiziona a metà strada tra la media toscana e quella nazionale. La sua distribuzione evidenzia un territorio ancora legato a fasce pensionistiche basse, ma con segnali di miglioramento nelle fasce intermedie. L’importo medio delle pensioni nella città della Torre si attesta sui 1.100 euro, inferiore alla media toscana (1.155 euro) ma superiore a quella nazionale (1.091 euro), indicando una lieve disparità interna alla regione.
La fotografia che emerge è quella di un'Italia delle pensioni a due velocità: da un lato milioni di pensionati che sopravvivono con assegni minimi, dall’altro una piccola percentuale che gode di trattamenti più generosi. Pisa e la Toscana mostrano segnali positivi rispetto alla media, ma il tema resta urgente.
Una cosa è certa: nel paese di Paperino e Paperone, non sempre la vecchiaia è sinonimo di serenità.
Qui sotto pubblichiamo una tabella riepilogativa delle province della Toscana.
ATTENZIONE: tutti gli importi si intendono “lordi” per cui, in realtà, gli importi percepiti sono ancora minori