I Rintronauti ad Isola Santa in Garfagnana

Cultura
Cascina
Venerdì, 17 Febbraio 2017

Ma non poteva mancare anche il suggerimento per un fine settimana in “viaggio” con i nostro amici “I Rintronauti”. Questa volta ci suggeriscono:

Nel cuore della Garfagnana, affacciato su un piccolo lago dalle acque verdi dove si specchiano le alte cime delle Alpi Apuane, sorge un borgo così affascinante tanto da sembrare colpito da un incantesimo che ne ha cristallizzato l’aspetto nel tempo.  Le antiche case in pietra, alcune più decadenti di altre, si stringono verso  le sponde dello specchio d’acqua, circondate da una vegetazione verde e rigogliosa: Isola Santa sembra uscita direttamente da un libro di fiabe, ha qualcosa di magico, misterioso e antico. In effetti la storia di Isola Santa ha inizio nel 1260 quando si ha notizia di un Hospitale di San Jacopo che accoglieva i pellegrini e i viandanti che andavano dalla Versilia alla Garfagnana e viceversa. A quel tempo la strada passava per il fondovalle, dove ora si trova il lago, e il piccolo borgo la sovrastava. Il lago infatti è un’aggiunta recente al paesaggio, in precedenza il borgo era bagnato dalle impetuose acque del torrente Turrite Secca, che furono sbarrate negli anni ’50 del secolo scorso da una diga per sfruttare l’energia idroelettrica. Con lo sbarramento del torrente il Mulino Mosceta e il ponte ad arco che attraversava il Turrite Secca furono sommersi.

A causa delle variazioni del livello di riempimento dell’invaso e dei problemi che ne derivarono il borgo si spopolò rapidamente; oggi si registrano tentativi di valorizzare a livello turistico questo paese incantato: è presente un ristorante affacciato sul lago e è possibile soggiornare presso un bed&breakfast – casa vacanze (per info clicca qui) per qualche giorno all’insegna del relax, della natura e del romanticismo.

Da Isola Santa hanno inizio numerosi sentieri escursionistici che conducono alla Pania della Croce, Pania Secca, Pizzo delle Saette, il monte Corchia, all’alpeggio Puntato e al borgo abbandonato di Col di Favilla. 
I sentieri partono quasi tutti dalla diga, su cui è possibile passeggiare. Vi consigliamo di raggiungerla anche se non avete intenzione di intraprendere il giro del lago o un’escursione, perchè da lì si ha una delle migliori viste sul borgo.

Il lago è anche molto frequentato dagli amanti della pesca alle trote.

Attualmente è in corso una mobilitazione facente capo alla pagina facebook Salviamo Isola Santa, perchè il governo destini una parte del denaro dedicato ai “luoghi dimenticati” al Comune per il recupero e la salvaguardia del borgo incantato: per dare il tuo contributo basta inviare una mail bellezza@governo.it e segnalare Isola Santa.

Questo il link de i Rintronauti http://irintronauti.altervista.org/.

luca.doni