I vantaggi e gli svantaggi della chiave inglese regolabile
Nell’articolo di oggi concentriamo la nostra attenzione su uno degli strumenti più semplici e allo stesso tempo più diffusi che siano mai stati creati dall’uomo: la chiave inglese regolabile.
Sebbene tutti abbiamo presente come sia fatta una chiave inglese, non sono in molti a sapere che ne esiste un modello particolare, in grado di adattare la distanza tra le proprie ganasce agli elementi di fissaggio.
Questo modello prende tanti nomi diversi: chiave inglese regolabile, chiave a rullino e, addirittura, chiave svedese. Comunque tu voglia chiamarla, i vantaggi e gli svantaggi che porta sono sempre gli stessi; vediamoli insieme!
ALT: come si usa una chiave inglese regolabile
La storia della chiave inglese regolabile
Non sappiamo con precisione quando sia stata inventata la chiave inglese con la tipica forma a forchetta; probabilmente la sua invenzione risale all’Antico Impero Romano, quando furono per la prima volta usati dadi e bulloni.
Basata sul modello originale, la prima chiave inglese regolabile venne progettata e realizzata nel 1841 negli Stati Uniti, per la precisione nello stato del Massachusetts, dalla società Coes. In Europa, il primo brevetto per il modello base di questa chiave regolabile fu depositato da Johan Petter Johansson nel 1891, seguito da un secondo brevetto per la versione migliorata, nel 1892.
E non fu certo l’ultimo! Negli anni, questo inventore e industriale svedese depositò oltre 100 brevetti di chiave inglese tanto che, ancora ai giorni nostri, alcune chiavi inglesi regolabili vengono chiamate “chiavi svedesi”.
Come è fatta la chiave inglese regolabile
Rispetto alla semplice chiave inglese, quella regolabile offre il grande vantaggio di poter usare un solo strumento per avvitare e svitare bulloni, dadi o viti a testa esagonale di dimensioni diverse.
La sua estremità biforcuta, infatti, non è fissa, bensì regolabile tramite il rullino (una sorta di vite). Ruotando questo meccanismo, è possibile aumentare o diminuire lo spazio tra le ganasce della chiave per adattarlo alla dimensione della testa dei dadi o bulloni su cui si vuole lavorare.
I pro di questo strumento
Il vantaggio più evidente di questo strumento è proprio la possibilità di sostituire un intero set di chiavi inglesi con un attrezzo solo.
Le chiavi inglesi tradizionali sono vendute in set che comprendono varie dimensioni e devono essere trasportati all’interno di cassette o valigette. La chiave inglese regolabile, al contrario, è pratica e facilmente trasportabile: si può anche infilare in tasca!
Una chiave inglese regolabile con estremità sottili può essere usata per raggiugere elementi di serraggio in luoghi poco accessibili, mentre quelle più grandi e robuste possono essere addirittura impiegate come morse.
Quali sono i contro
Come succede per ogni strumento, ci sono dei pro, ma anche dei contro!
Prima di tutto, la presenza del rullino rende questo attrezzo più ingombrante e pesante di una semplice chiave inglese. Di conseguenza, la chiave inglese regolabile risulta essere più faticosa da usare, pesante e meno maneggevole, soprattutto quando si hanno molti elementi di fissaggio da avvitare o svitare.
Insomma, il meccanismo a rullino è molto comodo, ma deve essere usato con cautela. Se si serra intorno al dado o bullone con troppa forza, si rischia di danneggiare la testa.
Inoltre, a differenza della chiave semplice, quella regolabile non è adatta per quegli elementi che richiedono di essere serrati con molta forza. Sebbene sia ideale per automobili e piccole strutture, non è consigliabile usarla per serrare i bulloni di grandi strutture, come quelle dei ponti.
Sforzare eccessivamente una chiave inglese regolabile potrebbe portare alla rottura del rullino o alla deformazione della ganascia mobile. Una situazione del genere non solo causerebbe la rottura dello strumento, ma potrebbe anche risultare in danni all’attrezzatura su cui si lavora, infortuni e ferite.