Il 94% degli studenti sceglie l’università grazie al progetto sul merito e la mobilità sociale
Me.Mo. della Scuola sant'Anna cresce e diventa nazionale
Il merito come motore di equità: è questa la missione che anima Me.Mo. (Merito e Mobilità sociale), il programma pensato per sostenere studentesse e studenti brillanti provenienti da contesti fragili. I numeri parlano chiaro: il 94% dei partecipanti all’edizione 2022/23 ha scelto di proseguire gli studi iscrivendosi all’università. Una percentuale altissima, che conferma l’efficacia del progetto nell’accompagnare i giovani verso un futuro accademico che sembrava irraggiungibile.
I risultati sono stati presentati oggi, giovedì 10 aprile, nel corso del convegno “Aprire al futuro: Merito e Mobilità sociale”, ospitato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sede capofila dell’iniziativa. Lo studio in fase di pubblicazione evidenzia un aumento stimato del 15% nelle iscrizioni universitarie tra i partecipanti, con effetti significativi in particolare tra le studentesse, gli studenti degli istituti tecnici e professionali, e chi ha saputo dimostrare motivazione e potenziale al di là della media scolastica.
Dopo sei edizioni di successo, Me.Mo. evolve ed entra in una nuova fase grazie al progetto MERITA – La rete per il talento, finanziato con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). MERITA coinvolge cinque Scuole Universitarie Superiori: oltre alla Scuola Sant’Anna, ne fanno parte la Scuola Normale Superiore di Pisa, il Collegio Superiore dell’Università di Bologna, la Scuola Galileiana di Studi Superiori dell’Università di Padova e la Scuola Superiore di Studi Avanzati della Sapienza Università di Roma.
Grazie a questa rete, l’edizione 2024 del progetto ha raggiunto una dimensione nazionale: 610 partecipanti da tutte le regioni italiane, selezionati non solo in base al merito scolastico, ma anche per il contesto socioeconomico di provenienza. Nei prossimi mesi, vivranno esperienze immersive presso le sedi delle Scuole Universitarie Superiori, avvicinandosi così all’università e alla vita accademica di eccellenza.
Un ruolo centrale è affidato ai tutor universitari, allievi delle cinque Scuole coinvolte, che seguono passo dopo passo i giovani partecipanti. «Essere tutor Me.Mo. non è solo un’esperienza formativa, ma umana – racconta Alessandro Gazzetti, della Scuola Sant’Anna – lavoriamo per creare fiducia e orientamento. È un privilegio vedere negli occhi dei ragazzi la nascita di una nuova consapevolezza». «Essere tutor significa restituire ciò che io stessa ho ricevuto – aggiunge Caterina Giacometti – e aiutare gli altri a trovare la propria strada in un momento delicato».
Con MERITA, il progetto Me.Mo. diventa un modello di intervento sistemico, con l’obiettivo di abbattere le disuguaglianze educative e rendere l’università più accessibile e inclusiva. Un passo concreto verso una società che riconosca e valorizzi il talento, ovunque si trovi.