Il borsino di Carrarese - Pisa
Ecco cosa ha funzionato, cosa no e cosa è da rivedere del pareggio strappato dai nerazzurri sul campo della Carrarese
Il Pisa inizia i suoi playoff con un pareggio, un 2-2 che rispecchia quanto visto sul rettangolo di gioco, un pareggio che rimanda il discorso qualificazione alla gara di ritorno all’Arena Garibaldi quando il Pisa avrà a disposizione due risultati su tre per garantirsi il passaggio del turno.
COSA FUNZIONA Grinta, voglia e determinazione. Sotto di due reti qualsiasi squadra avrebbe alzato bandiera bianca, cercando magari di limitare i danni per tentare la rimonta poi fra le mura amiche. Questo Pisa no, di fronte alla difficoltà crescente di una partita che si stava mettendo decisamente male ha tirato fuori gli attributi riuscendo a riequilibrarla nel breve volgere di 120”. I playoff sono questi, tanta forza mentale e nervosa, che prende il sopravvento sulle qualità, chi ha più fame vince, gli altri a casa. Passando ai singoli. Masucci, di gran lunga il migliore in campo insieme a Lisi quando è stato gettato nella mischia, ha tracciato ai suoi compagni la strada: non solo il goal, un colpo di testa d’autore, ma spirito di sacrificio con tanti palloni recuperati nella propria metà campo, e intelligenza tattica con gli spazi che metteva a disposizione di Pesenti e Minesso dalla trequarti in giù. Abbiamo detto anche di Lisi, il suo ingresso in campo ha spaccato la partita e permesso quei due cross sui quali il Pisa ha costruito il pareggio.
COSA NON FUNZIONA Prima di tutto è bene precisare che siamo a commentare una partita che avrebbe dovuto avere una piega ben diversa. Biasci dopo 8’ doveva essere espulso, il suo intervento, oltre ad essere pericoloso, è stato criminale, degno di un calciatore frustrato e di un uomo piccolo piccolo, quale si era già dimostrato nella gara di ritorno all’Arena quando con un tuffo carpiato in area di rigore aveva cercato di ingannare l’arbitro per guadagnarsi un rigore. Biasci ieri ha confermato quello che è, nient’altro di più, niente altro di meno. Detto questo il Pisa ha pagato due errori difensivi, quello in occasione del secondo goal imperdonabile, perché non si può concedere un contropiede tre contro due ad una squadra come la Carrarese. Mercoledì sotto questo aspetto occorrerà maggiore attenzione. Meroni in copertura sulla corsia di destra, se da una parte è stata una mossa dettata dalla logica, considerando lo spirito offensivo dell’avversario e la loro forza sulle fasce, dall’altra si è rivelata perdente perché il Pisa ha perso troppo in fase di spinta, ma soprattutto non è mai riuscito ad andare al cross dalla linea di fondo.
DA RIVEDERE La lunga sosta fra una partita e l’altra storicamente, in questo campionato, ha sempre penalizzato i nerazzurri e un po’ di ruggine si è vista. All’Arena serve ritrovare quella continuità messa in mostra nelle ultime partite, la strada è ancora lunga e guai pensare che con un pareggio si prosegue il cammino. Vogliamo poi vedere l’Arena Garibaldi trasformata in una bolgia, quel fortino di cui sempre si parla ora è più che mai necessario. Rivedere in campo De Vitis, Liotti e Verna è stato poi un bel momento, la ciliegina sulla torta di una partita che si era messa male, ma che è finita bene grazie alla voglia e alla rabbia messa in campo. Ecco, questo è lo spirito che vogliamo rivedere.
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