Il borsino di Pisa - Carrarese

Sport
PISA e Provincia
Domenica, 24 Marzo 2019

Un Pisa da favola annichilisce la Carrarese, di fatto mai in partita. Ecco cosa ha funzionato, cosa no (poco, pochissimo) e cosa é da rivedere

Undicesimo risultato utile consecutivo in campionato, seconda vittoria di fila, Siena agganciato al terzo posto è Carrarese, staccata in classifica. Sta in questi numeri la giornata dei nerazzurri che superano la squadra di Baldini in modo ben più netto di quanto reciti il risultato finale

COSA FUNZIONA Prima Izzillo. Il ragazzo arrivato a Pisa due estati fa, con grandi aspettative, ha ingoiato rospi amarissimi, ha certamente commesso errori, ha avuto sfortuna con gli infortuni, nessuno più di lui meritava di segnare il goal partita, adesso speriamo che non si fermi più, perché da qui ai playoff c’é bisogno di tutti. 

Adesso la squadra. Il Pisa ha giocato la miglior partita della stagione. Aggressivo, deciso, sicuro, forte tatticamente e tecnicamente. Per di più sono sparite anche quelle sbavature difensive costate tanti punti all’inizio del girone di ritorno, ma il vero aspetto positivo é che questa squadra adesso é un gruppo, la differenza può apparire di poco conto, ma chi ha praticato uno sport di squadra conosce bene la diversitá delle due parole: una squadra raramente, o meglio, sporadicamente, vince, un gruppo invece si.

Infine Gucher. L’austriaco oggi ha sfoderato una prestazione da categoria superiore, ma preferisco soffermarmi su un gesto che vale più di mille parole. Alla fine del primo tempo Gucher, il capitano, ha atteso Di Quinzio davanti alla scaletta degli spogliatoi, lo ha abbracciato, gli ha parlato, lo ha rincuorato per quel paio di errori in area avversaria. Un capitano fa così, bravo.

COSA NON FUNZIONA Oggi nessuno deve portare la croce, se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, si doveva segnare prima e di più. Stop.

DA RIVEDERE in appena un mese siamo passati dall’Arena in cui si sentiva le voci dei giocatori in campo, all’Arena - bolgia. Significa che la strada è quella giusta e l’ambiente torna ad essere un tutt’uno con la squadra, anzi con il gruppo. Merito della società, del mister, del direttore. Avanti così.

massimo.corsini