Il borsino di Pisa - Cremonese e del ritiro di Storo
Primo vero test stagionale per il Pisa ed esame superato. Non tanto per il punteggio che nel calcio d’estate lascia il tempo che trova, quanto nella qualità della manovra, nella condizione fisica e anche nell’approccio alla partita, che fatto salvo qualche eccezione, è stato positivo da parte della squadra.
COSA FUNZIONA Mister D’Angelo schiera i suoi uomini con la difesa a tre, quello che lo scorso anno era sembrato un tabù, nella stagione entrante sembra essere invece la prima scelta del nuovo mister nerazzurro, tanto da utilizzarlo anche in una situazione di emergenza, ovvero con due centrali out per piccoli infortuni (Meroni e Sabotic), e quindi con due giocatori adattati al ruolo (Birindelli e De Vitis). Proprio da questi ultimi due sono arrivate le note liete: Birindelli, al netto di un paio di sbavature, una grave nella ripresa quando ormai la stanchezza stava prendendo il sopravvento, ha mostrato grande personalità nel contrastare la coppia Castrovilli-Migliore, De Vitis, nel ruolo di centrale che imposta è sembrato particolarmente a suo agio tanto da essere rimasto in campo per l’intera partita. Parlando dei singoli la vera nota positiva è stata la prestazione di Roberto Zammarini, un giocatore che fino ad oggi a Pisa nessuno ha saputo valorizzare, ma che se impiegato a centrocampo, in un ruolo più consono alle sue caratteristiche può fare la differenza. Il fisico giovane e asciutto lo aiuta in questa fase della preparazione ad essere più avanti degli altri, ma ha messo in luce lampi di classe e di intelligenza tattica non comuni per la categoria. Il giocatore più atteso alla vigilia era anche l’unico nuovo acquisto fino a questo momento e Davide Moscardelli non ha deluso le attese: un goal su rigore trasformato spiazzando il portiere, una giocata a centrocampo, con sombrero ubriacante ad un avversario, e tanta personalità messa a disposizione della squadra. Se il buongiorno si vede dal mattino il Pisa ha finalmente trovato il centravanti di cui aveva bisogno.
COSA NON FUNZIONA Il bel clima che respira nel ritiro di Storo è comunque condizionato dal calciomercato, in particolare da quello in uscita. Sono almeno due i casi spinosi con i quali il direttore sportivo Gemmi e la società sono alle prese. Il primo quello che fa più notizia è quello di Umberto Eusepi. Il giocatore pare essersi messo di traverso di fronte ad una sua cessione. Il Re, senza ormai più il suo trono, non rientra più nei piani della società, ma ha rifiutato, pare, ben due destinazioni, insistendo di voler continuare con la maglia nerazzurra. Anche Lazar Petkovic non sembra voler lasciare Pisa, anche se è probabile che di fronte ad una soluzione gradita e che gli permetta di giocare (a Venezia avrebbe fatto il terzo portiere), il giocatore serbo possa scendere a più miti consigli. Restano comunque due casi spinosi che possono intaccare la serenità dell’ambiente e che la società deve gestire con attenzione.
DA RIVEDERE Dopo i primi 90’ stagionali un po’ tutto è da rivedere, soprattutto quando la rosa della squadra è così tanto work in progress. Al netto dei casi Eusepi e Petkovic chi cui abbiamo appena parlato, sono almeno 4-5 i giocatori nerazzurri che possono partire: Gucher, Verna, Masucci, Negro su tutti. È evidente che molto potrebbe cambiare nell’equilibrio della squadra. In settimana sono attesi i primi rinforzi. Il portiere Gori, di proprietà del Bari e quindi ad oggi svincolato, alla Pro Piacenza nella scorsa stagione pare ormai sulla via di Storo. Dovrebbe essere lui il nuovo numero uno del Pisa, con Voltolini destinato alla panchina e con un arrembante Campani (tre interventi prodigiosi contro la Cremonese) ad incalzare i compagni dalla terza posizione. Anche la difesa potrebbe presto veder aggiunto un nuovo tassello. Si parla con insistenza del gioiellino del Bologna Fabrizio Brignani, centrale di difesa, reduce da una grande stagione nel campionato primavera dove ha collezionato 25 presenze segnando 6 reti. Insomma quello visto ieri potrebbe essere un Pisa assai diverso da quello che vedremo ai nastri di partenza del campionato, o forse no… tutto dipende dal mercato che mai come quest’anno sembra essere immobile fra mancanza di liquidità e di certezze in tema di società che non sanno ancora quale campionato disputeranno e contro quali avversari lo faranno.