Il borsino di Pisa - Pro Vercelli

Sport
PISA e Provincia
Mercoledì, 6 Marzo 2019

É un Pisa dal cuore grande cosí, quello che per la seconda volta in nove giorni liquida la Pro Vercelli, stesso punteggio, stesso andamento, ecco cosa ha funzionato e cosa no

É un Pisa che getta il cuore oltre l’ostacolo quello che in nove giorni rifila il secondo 2-1 alla Pro Vercelli, anche questo in rimonta. Tre punti che vedono il Pisa raggiungere la Carrarese, la stessa Pro Vercelli, mentre l’Arezzo si trova distante tre punti, d’altronde loro erano stati bravi a perdere con la Pro Piacenza, mica come il Pisa che invece ci aveva vinto.

COSA FUNZIONA la vittoria con i piemontesi é in primo luogo frutto di cuore, grinta e generosità, sono i tre ingredienti principali che formano una squadra, quelli che troppe volte sono mancati nella passata stagione. D’Angelo devo operare un po’ di turnover, rinuncia a Masucci diffidato e Birindelli, ma nella ripresa li mette in campo al momento giusto, il primo spacca la partita rincorrendo qualsiasi pallone, il secondo segna il suo primo goal nei professionisti e non poteva scegliere momento migliore: a 120” dalla fine, il goal  partita sotto la curva nord esplosa come tutto lo stadio in un boato che non si sentiva da tempo. 

COSA NON FUNZIONA Meroni sulla corsia di desta ha evidenti limiti in fase di spinta, ed il Pisa nel primo tempo sulla corsia di destra non ha mai sfondato, tanto che la difesa dei piemontesi schierata in modo asimmetrico fermava agevolmente gli attaccanti nerazzurri potendo raddoppiare sia su Lisi che su Di Quinzio. Anche Gori oggi é parso un po’ meno brillante del solito, il goal sul primo palo grida vendetta, e pure sui rinvii é stato incerto. Il saldo stagionale del numero uno nerazzurro resta comunque abbondantemente positivo. 

DA RIVEDERE É tutto un Pisa da rivedere e speriamo di rivederlo da qui fino alla fine della stagione, se la voglia di vincere é quella messa in mostra oggi, possiamo essere certi che non sará facile per nessuno fare risultato contro 8 nerazzurri. Ora occorre ricaricare le batterie perché sabato c’é il peggiore degli avversari: quella Lucchese per la quale la sfida dell’Arena sarà come una finale mondiale e sappiamo bene, lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle, quanto sia difficile giocare contro chi é con l’acqua alla gola e non ha nulla da perdere.

massimo.corsini