Il borsino di Pistoiese - Pisa
In un colpo solo il Pisa torna a conquistare i tre punti, azzera la differenza reti e per la quarta volta su cinque partite mantiene la porta inviolata. Niente male per una squadra che alla vigilia si riteneva avere nel reparto arretrato il proprio tallone d’Achille. A Pistoia è andata in scena una partita fra due squadre attanagliate dalla paura di precipitare nel baratro della crisi, serviva un episodio a sbloccarla e stavolta la ruota ha girato in favore dei nerazzurri. Non c’è da fare troppo gli schizzinosi, in serie C le partite si vincono e si perdono in questo modo: a Piacenza era andata male, stavolta lo stesso episodio ha sorriso agli uomini di D’Angelo e così è arrivata una vittoria preziosa per la classifica e per il morale.
COSA FUNZIONA Bravo il mister che nonostante le frasi di circostanza, dovute, nel prepartita, ha avuto l’ardire di mettere fuori dallo starting eleven un Gucher che in questa fase non è brillante. Nessuno dei tre allenatori che lo hanno preceduto sulla panchina del Pisa aveva fatto una scelta comunque coraggiosa. Segno che D’Angelo aveva capito che qualcosa in mezzo al campo non andava, De Vitis lo ha ripagato giocando un’ottima partita e il risultato sul campo ha premiato il coraggio dell’allenatore.
Un’altra nota lieta arriva dal reparto arretrato. Il Pisa fra i pali ha trovato in Stefano Gori un top player: qualità, tecnica sopraffina e grande sicurezza per sé e per i suoi compagni della difesa. Nonostante nell’intervista che ci ha rilasciato per Punto Radio, si sia schermito fin quasi all’imbarazzo, gran parte del merito per una difesa che è rimasta inviolata in quattro delle cinque partite fin qui disputate è suo. Parate di qualità, uscite sicure e poi infonde a tutto il reparto quella tranquillità che solo i portieri bravi sanno dare.
Infine fra le note liete anche quel pizzico di cinismo che ha permesso al Pisa di segnare il raddoppio e stroncare sul nascere qualsiasi velleità di rimonta della Pistoiese. Contrariamente a quanto fece il Piacenza contro i nerazzurri, Moscardelli e compagni hanno chiuso il conto nel giro di 5’ e questo per una volta almeno ha fatto riposare le coronarie del migliaio di tifosi nerazzurri presenti al Melani.
COSA NON FUNZIONA Un primo tempo ancora una volta sottotono che aveva fatto pensare ad un altro risultato deludente. La squadra all’inizio di ogni partita sembra timorosa ed impacciata. Contro la Pistoiese è andata un po’ meglio, specie nel primo quarto di gioco, ma i palloni per gli attaccanti arrivano ancora con il contagocce. Su questo il lavoro da fare è ancora molto ed i problemi ad attaccare a difesa schierata non si possono dire superati
DA RIVEDERE I risultati positivi portano a giocare con più tranquillità, speriamo di vedere un Pisa più sciolto e consapevole dei propri mezzi. Il primo banco di prova è fra 72 ore, contro la Pro Piacenza che ha iniziato il campionato come neanche lei sognava. Una rondine non fa primavera ma aiuta a far vedere il cielo più sereno, se mercoledì il Pisa concedesse il bis, per i nerazzurri potrebbe davvero iniziare un altro campionato.