Il borsino di Pontedera - Pisa

Sport
Lunedì, 17 Dicembre 2018

Su un campo tradizionalmente ostico il Pisa conquista la terza vittoria consecutiva, un evento che non accadeva dalla seconda metà di ottobre quando i nerazzurri vinsero in sequenza contro Pistoiese, Pro Piacenza e Gozzano. Tre vittorie frutto anche il quel caso di due successi esterni ed uno casalingo e che venne realizzato in appena otto giorni, in concomitanza con il turno infrasettimanale. Evidentemente giocare ogni 72 ore non crea difficoltà ad una rosa che, pur con qualche criticità, è ben equilibrata e può ruotare i suoi uomini garantendo comunque il livello della prestazione.

COSA FUNZIONA Solido, cinico e spietato. Il bello della partita di Pontedera si riassume con questi tre aggettivi. Solido, nella prima frazione quando il Pontedera, fruttando la sua freschezza e sulle ali dell’entusiasmo delle cinque vittorie consecutive, ha provato a mettere il Pisa alle corde, collezionando un calcio d’angolo dietro l’altro, ma senza mai costruire azioni da goal degne di nota, tanto che di Gori si ricorda solo una parata su una conclusione dalla lunga distanza. Una bella prestazione del reparto difensivo, al centro delle critiche nelle ultime settimane, ed in particolare di Brignani che ha disputato la miglior partita in maglia nerazzurra al netto della Coppa Italia. Cinico perché dopo aver fatto sfogare l’avversario, lo ha colpito alla prima vera occasione capitata nel secondo tempo. Un goal di ottima fattura costruito grazie ad un cross perfetto di Zammarini dalla destra e finalizzato con un imperioso colpo di testa di Marconi. Spietato perché dopo il “cazzotto” che ha messo in ginocchio il Pontedera, alla prima occasione utile ha sferrato il colpo del KO con Di Quinzio, mai così brillante come in questo periodo.

COSA NON FUNZIONA In una bella giornata come quella vissuta ieri al Mannucci fare “le pulci” fino a trovare qualcosa che non è andato bene è tanto difficile, quanto antipatico. Nel primo tempo il Pisa ha sofferto troppo, in particolare nella prima mezz’ora la manovra è parsa lenta e impacciata tanto da non far registrare due passaggi consecutivi, una volta accorciata la squadra e preso le misure all’avversario la musica è cambiata.

DA RIVEDERE Il Pisa ha dimostrato di poter vincere anche con il 352, Marconi di segnare anche in coppia con Moscardelli, Di Quinzio di trovarsi a suo agio nella posizione che è una via di mezzo fra il trequartista-mezza punta e l’interno di centrocampo. Un bel segnale per il proseguo del campionato e per chiuderlo al meglio prima della sosta. Poi, indipendentemente dalla posizione ci sarà da mettere mano al mercato di gennaio: voci e speculazioni sono già iniziate, ma essendo tali non le riteniamo degne di menzione, resta comunque il fatto che questa rosa è da completare e se così sarà, si potrà anche sognare un finale di campionato in grande stile.

massimo.corsini