Il borsino di Pro Vercelli - Pisa
Un grande Pisa sbanca Vercelli e manda un chiaro messaggio al campionato: ecco cosa ha funzionato e cosa è da rivedere della trasferta in Piemonte
Sessanta anni dopo, il Pisa torna ad espugnare il Silvio Piola e conquista tre punti importantissimi per il proseguo del campionato, ma soprattutto lancia un segnale ben preciso a tutta la Serie C: questo Pisa può essere la mina vagante degli spareggi promozione, questa squadra più che dover essere lei a preoccuparsi dell’avversario, sarà l’avversario a preoccuparsi di incrociare il Pisa. Tutta questa premessa, ovviamente, se i nerazzurri riusciranno a convertire questo successo nella svolta che tutto il popolo nerazzurro attende da una stagione e mezzo.
COSA FUNZIONA Una volta ritrovati tutti i suoi uomini il Pisa riesce a dare il meglio di se, D’Angelo indovina tutto, undici iniziale, nonostante potesse sembrare troppo spregiudicato, e tutti i cambi. Birindelli si conferma sulla corsia di destra nonostante dovesse incrociare i guantoni con Mammarella, uno dei giocatori più forti della categoria, Gucher disputa la miglior partita in assoluto da quando veste la maglia del Pisa, sontuoso in interdizione ed in costruzione, leader in campo e sempre pericoloso nelle conclusioni da fuori area. Moscardelli si conferma l’uomo spacca partita quando parte di rincorsa e Liotti non poteva sognare rientro migliore dopo oltre due mesi di assenza. Il Pisa visto ieri in Piemonte somiglia moltissimo a quello visto questa estate in Coppa Italia, quando fece collezione di scalpi importanti appartenenti a squadre di categoria superiore.
COSA NON FUNZIONA Fino alla rete dei padroni di casa in Pisa ha troppo spesso lasciato l’iniziativa alla Pro Vercelli e sofferto troppo sui calci d’angolo, Di Quinzio ha patito un po’ troppo sia la marcatura a centrocampo e, forse, anche la ruggine di due partite ai box.
DA RIVEDERE certamente il centrocampo ultra offensivo con Di Quinzio e Minesso, a volte sembravano pestarsi un po’ i piedi, ma la coppia merita ancora delle possibilità, vuoi per le qualità dei singoli, vuoi per dare ad una squadra, con qualche limite difensivo, una trazione offensiva importante. Della serie l’attacco è sempre la migliore delle difese.
Ora all’Arena arriva la capolista, la squadra più forte del campionato, non potrebbe esserci occasione migliore per dar continuità ai risultati e alla crescita della squadra. Se poi con i liguri dovesse anche giocare il signor De Luca, il killer di Del Fabro in quel maledetto Vicenza-Pisa di tre stagioni fa, vincere potrebbe essere ancora più dolce.