Il caldo mette K.O. la mosca dell'olio. Per i produttori del Monte Pisano potrebbe essere l'anno del riscatto
Il gran caldo degli ultimi giorni ha fatto la prima vittima, la mosca delle olive.
Questa volta, dopo tre raccolti poco gratificanti (2014, 2015 e 2016), saranno i produttori del Monte Pisano a festeggiare, almeno quelli del Lungomonte, della zona compresa tra Buti e Vecchiano.
I dati dell'ultimo bollettino monitoraggio fitopatologico (che alleghiamo in pdf) pubblicato dalla Strada dell'Olio Monti Pisani sono davvero confortanti, tanto che numeri alla mano, l'ente prescrive agli utenti di riferimento di non trattare (Antico Frantoio Toscano Rio Grifone di Vicopisano, Cooperativa Oleificio Sociale dei Monti Pisani di Caprona, Oleificio Sociale di Buti).
"In questa settimana - riporta il bollettino N° 7 valevole dall'1 all'8 agosto - le temperature elevate hanno limitato fortemente l’infestazione della mosca delle olive causando elevata mortalità a carico delle giovani larve e nella settimana prossima le temperature aumenteranno".
Unico neo, il proliferare della Prolasioptera berlesiana "un insetto - prosegue il bollettino - che preda occasionalmente l’uovo della mosca e allo stesso tempo è vettore di un fungo che provoca una tacca scura sull'oliva, di cui poi si ciba".
Insomma, se le condizioni meteo di questi giorni dovessore persistere, la maggiore causa di caduta a terra delle olive, e del peggioramento della qualità dell'olio prodotto, potrebbe essere annichilita del tutto.
Sopra ai 34 °C circa, infatti, la mosca delle olive muore, mentre le uova già deposte non si schiudono, con gran beneficio delle olive.
In calce al bollettino N° 7, la tabella (allegata) con le percentuali d'infestazione (attiva, dannosa e totale) racconta bene la situazione registrata negli oliveti del Monte Pisano.
La Gabella, al momento, è la zona meno colpita dal dannoso insetto con solo l'1% di infestazione totale. Seguono i Tre Colli (2%), e sempre a Calci, Par Di Rota (4%).
Bene nel complesso anche gli oliveti di Buti e Vicopisano, rispettivamente con punte d'infestazione dell'8% (Panicale) e 6% (Località Capitano).
Va peggio a San Giuliano Terme, con l'ottima situazione registrata a Pugnano 2 (3%) ed il 31% d'infestazione totale di Pugnano 1.
Fanalino di coda di questa classifica è Vecchiano, con il 29% d'infestazione totale di Monte Leganio ed il 33% registrato a Filettole.
Per info e contatti stradadellolio.it