Il candore razzista della consigliera Cristina Taccini
Immediate e fortissime le reazioni alla frase shock pronunciata dalla leghista sui bambini rom, poi, in serata, le scuse su Facebook
Con quale candore, al termine di un lungo consiglio comunale, la consigliera della Lega di San Giuliano Terme Cristina Taccini è riuscita ad esprimere parole davvero impronunciabili. Al centro del suo intervento conclusivo, i bambini rom che abitano a Ghezzano e che in pochi minuti, grazie alla frase riportata qua sotto, sono diventati argomento del dibattito politico nazionale.
Leggi anche: "I bimbi rom sono come animaletti", bufera sulle parole della leghista Taccini
"Questi bambini - dice la Taccini - che sono diciamo, mi verrebbe da dire, un po' animaletti. Cioè, nel senso che alzano la gamba e fanno la pipì sotto un albero, che strisciano per terra, che si tirano la roba da mangiare. Insomma, non è proprio educativo e non è proprio un bello spettacolo".
Questo di seguito il video dell'interrogazione presentata in consiglio comunale da Taccini e ad oggetto: "Presenza di Rom nel parco giochi Mirella Vernizzi e parcheggio LDL Ghezzano", più la risposta data dalla consigliera.
Nel giro di qualche ora, però, la consigliera leghista Cristina Taccini ha pubblicato un post di scuse sulla propria pagina Facebook. Scuse accettate da qualcuno e rispedite al mittente da tanti cittadini accorsi sul web per esprimere la propria posizione contro un'affermazione a dir poco sconveniente.
"Desidero scusarmi - scrive Cristina Taccini su Facebook - per l'infelice frase pronunciata poiché su un tema così delicato avrei voluto e dovuto esprimermi meglio. Non intendevo assolutamente dire, poiché è lontanissimo dai miei pensieri, che i bambini Rom sono animaletti e mi spiace che dalle mie parole sia uscito questo messaggio. Quel che intendevo dire è che i bambini di etnia rom che vivono a Ghezzano vengono fatti vivere nella sporcizia e costretti ad usare un giardinetto pubblico come latrina sotto gli occhi di tutti. Da qui l'accostamento sbagliato. Ho auspicato che gli assistenti sociali si dedichino con immediata attenzione a restituire a questi bimbi la dignità che meritano. Perché questi bambini sono le prime vittime di condotte di vita scellerate e non rispettose delle regole".